La stagione dei tifoni non ha mai fine nel Pacifico nord-occidentale, l’unico tratto di oceano tropicale sul nostro pianeta che non presenta mai una vera e propria sosta climatologica. Infatti, qui le tempeste tropicali possono formarsi tutto l’anno, anche se sono, naturalmente, più frequenti ed intense nella stagione autunnale.
Attualmente abbiamo una tempesta tropicale a ridosso delle isole Filippine, che sta lambendo la costa orientale dell’isola di Luzon con moto N-NW. Porta attualmente venti sostenuti nell’ordine dei 45 nodi, con raffiche fino a 55 nodi (rispettivamente 83 km/h e 101 km/h). Non è molto organizzata, e soccomberà ben presto agganciata dalle correnti sud-occidentali, che in questa stagione scorrono ancora a latitudini al disotto del tropico. Data la posizione, non dovrebbe portare un carico di piogge eccessivamente elevato, tranne che sulle zone montagnose di Luzon e le zone sopravvento della costa occidentale, per via del richiamo di venti occidentali molto umidi.
Il protagonista attuale è Fay, situato tra la costa Indonesiana e quella Australiana. Si muove attualmente con velocità piuttosto bassa e direttrice W-SW, tipica di questa latitudine nell’emisfero australe. Si sta lentamente organizzando ed intensificando, anche se non in modo esplosivo. Porta attualmente venti sostenuti all’intensità di 100 nodi, con raffiche fino a 125 nodi (rispettivamente 184 km/h e 230 km/h).
I modelli, ed i previsori, sono attualmente scettici sull’intensificazione esplosiva di questa tempesta. Personalmente posso dire che il tratto di mare è soggetto alla formazione di tempeste esplosive, per una combinazione di fattori che quasi sempre raggiunge l’ideale proprio quando un ciclone tropicale passa nella zona. Il mare è a temperatura abbondantemente oltre i 26°C, che supporta la formazione e mantenimento di cicloni di maggior categoria (3,4 e 5), e la divergenza in quota diventa sempre più favorevole man mano che la tempesta si muove verso ovest.
Una grosso incognita è rappresentata da un flusso di aria secca che dalle regioni desertiche dell’Australia centrale affluisce nella circolazione della tempesta. Come ben noto, l’aria secca è il nemico numero 1 di questi mostri, e bastano 24 ore di flusso secco costante per far sparire completamente la convezione, motore di queste macchine termiche.
Per finire, una curiosità agli appassionati. Il cacciatore di tempeste professionista Geoff Mackley ha preparato uno speciale veicolo super blindato per filmare il passaggio di un ciclone tropicale nella sua interezza stando in sicurezza all’aperto. Chi volesse approfondire, trova la descrizione del veicolo a questo link: https://www.rambocam.com/cyclonetruck.html.