Alta pressione dominatrice assoluta, ma non c’è solo lei La blanda area instabile, estesa dalle Baleari allo Ionio, sta portando i maggiori effetti sulle due Isole Maggiori, dove puntualmente sono giunte dalla scorsa notte le prime precipitazioni. Sul sud della Sicilia si sono avute le maggiori precipitazioni, con accumuli degni di nota sull’agrigentino dove si sono localmente superati i 50 millimetri di pioggia. Le piogge si sono estese, come da orografia, anche ad alcune aree del siracusano, catanese e messinese. Piogge in qualche caso significative anche sulla Sardegna orientale, con punte prossime ai 50 millimetri sulla località di San Vito.
Sono le prime ripercussioni di un peggioramento che, fra alti e bassi, rischia di protrarsi molto a lungo. Tutto questo accade mentre sul resto d’Italia domina il sole (o in qualche caso le nebbie). Le dinamiche generali sono infatti governate da un vastissimo anticiclone che abbraccia anche l’Italia e molte altre zone d’Europa, impedendo il regolare tragitto delle perturbazioni atlantiche: i fronti trovano l’unico varco per sfondare verso est attraverso l’Iberia per poi tuffarsi tra Basso Mediterraneo e coste nord-africane.
Il previsto approfondimento di un vortice perturbato sul bacino occidentale del Mediterraneo sembra in grado di rinvigorire l’instabilità fra il week-end e l’inizio della prossima settimana. Il nuovo peggioramento che prenderà forma sarà assai più vivace e probabilmente in grado di smuovere il roccioso anticiclone. Se le attuali ipotesi dovessero trovare conferma, il raggio d’azione dell’area instabile-perturbata, finalmente in grado di evolvere verso levante, potrebbe sfondare anche su parte del Centro-Sud Peninsulare.