La circolazione atmosferica si appresta a mutare in misura tangibile: le fresche correnti settentrionali cederanno spazio ad aria più mite, che sarà convogliata dall’azione combinata di una depressione atlantica con il ramo orientale periferico dell’anticiclone delle Azzorre, che si intrufolerà fin sul Mediterraneo Centrale. L’Italia si troverà un po’ divisa a metà, con le regioni settentrionali alle prese con le ingerenze umide atlantiche, mentre quelle meridionali godranno del maggiore beneficio di una componente maggiormente anticiclonica. Questo significa che, mentre sul Nord i cieli saranno spesso grigi con qualche pioviggine, il Meridione vivrà una parentesi di bel tempo.
Il flusso atlantico riuscirà a trasportare solo spifferi piuttosto modesti e si presenterà quindi piuttosto intimidito per poter apportare degli attacchi perturbati decisi fin sul cuore del Mediterraneo. Negli ultimi giorni della settimana la saccatura nord-atlantica potrebbe parzialmente affondare il tiro verso la Penisola Iberica, ma questo andrebbe a stimolare la risalita un po’ più decisa di un promontorio africano verso le regioni italiane, con inevitabile rialzo termico al Centro-Sud, ove vigerà un contesto di generale stabilità rispetto alle incertezze persistenti, apportate dagli sbuffi umidi da sud/ovest, sul Settentrione.
Non solo il promontorio sub-tropicale, ma anche un vasto anticiclone ben organizzato tra l’Europa Orientale e la Russia andrà ulteriormente ad opporsi alla penetrazione verso est della saccatura atlantica, che riuscirà probabilmente a trasportare ondulazioni instabili molto indebolite sull’Italia, anche nella prima parte della prossima settimana.