L’elemento saliente a breve termine.
Atteso un notevole rinforzo anticiclonico di matrice subtropicale, operato da area depressionaria, in quota, sulla vicinia penisola iberica. Avremo un netto aumento delle temperature su tutte le nostre regioni, tuttavia la presenza di nebbie e foschie, specie al nord, potrebbe limitare sensibilmente il riscaldamento diurno.
L’elemento saliente a medio termine.
La nuova settimana dovrebbe portare invece un abbassamento del flusso oceanico verso i settori centrali del continente europeo. Un graduale indebolimento del ramo polare canadese, con rinforzo ciclonico tra isole britanniche e Scandinavia, andrebbe poi a ripristinare un trend termico in senso meridiano, con ampie ondulazioni cicloniche che potrebbero andare a gettarsi nel Mediterraneo centrale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Interessante evidenziare come la media delle osservazioni sul long range indichi la prosecuzione di una fase meteorologica decisamente dinamica.
Il trend a lungo termine:
Una tendenza reiterata a scambi di calore in senso meridiano che potrebbe portare, anche sulle nostre regioni, colpi di coda invernali degni di nota.
Elementi di incertezza:
Porre in evidenza elementi di incertezza pare oggi particolarmente complesso, se non altro perché da diversi giorni i modelli di previsione percorrono strade simili e con impressionante costanza.
Tuttavia, volendo trovare il pelo nell’uovo, la tenuta del ramo canadese del Vortice Polare potrebbe rivelarsi un ostacolo all’evoluzione suddetta. Qualora infatti l’indebolimento si rivelasse più lento il cambio circolatorio ne risentirebbe in modalità e tempistiche.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi del diagramma termico-barico mostra un picco termico significativo nel brevissimo termine, ascrivibile alla rimonta subtropicale discussa in avvio di editoriale.
Seguirebbe invece un calo termico verso valori prossimi alle medie stagionali, per ingresso di ondulazione ciclonica nord atlantica. Da segnalare inoltre una moderata ripresa precipitativa, alcuni membri indicano poi un ulteriore decremento termico per maggiore componente artico-marittima alle correnti instabili in ingresso.
Focus: evoluzione sino al 06 marzo 2008
Inevitabile considerare quale primo step il week end in essere, durante il quale le condizioni meteo si riveleranno decisamente stabili e soleggiate su quasi tutte le nostre regioni. Il quasi esclude il settentrione, ove le nebbie potrebbero permanere in loco anche nella prima parte del giorno, limitando decisamente l’azione del sole che pertanto non avrebbe modo di rendere il clima primaverile come sul resto del paese.
La nuova settimana dovrebbe invece proporre un importante cambio circolatorio, ascrivibile al flusso atlantico in progressione verso i settori centro occidentali del continente. Correnti debolmente instabili che potrebbero avere il ruolo di apripista ad un peggioramento più sostanzioso ad inizio marzo, allorquando una profonda ondulazione ciclonica nord atlantica andrebbe ad interessare gran parte dell’Europa e del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 11 marzo 2008
Trend barico che sembra confermarsi tale anche nel prosieguo della prima decade marzolina, con nuove prospettive instabili-perturbate su gran parte delle nostre regioni.
In conclusione.
In conclusione non possiamo far altro che confermare la linea di tendenza tracciata nel corso della settimana. Come sovente capita la prima parte del mese di marzo potrebbe mostrarsi più simile all’inverno che non alla stagione primaverile.