Le condizioni meteo-climatiche del nostro Paese si sono orientate, dopo non pochi tentennamenti, su frequenze decisamente estive. Il merito, o la colpa, è imputabile al temibile Anticiclone Africano e la potenziale afoso che si prepara a esprimere. Le sortite di maggio e giugno, pur brevi, ci diedero a suo tempo l’idea di quel che sarebbe potuto accadere qualora avesse avuto la possibilità di perdurare per giorni.
Ora, dopo un primo assalto sull’Europa occidentale – dove ha causato picchi termici paragonabili a quelli del terribile 2003 – ha rotto gli indugi e ha scelto la via del Mediterraneo. Diciamo che in qualche modo è stata spinta sul nostro Paese, perché ad ovest dell’Islanda permane una possente struttura perturbata le cui maglie hanno guadagnato terreno verso le coste occidentali europee. Non a caso Francia e Regno Unito hanno registrato, nelle ultime 24 ore, violentissimi temporali.
Qui da noi sembra proprio che l’Alta Pressione voglia metter su casa. Almeno sino al 10 luglio, lo ripetiamo, avremo a che fare con lo scenario meteorologico attuale. Il che vuol dire che così come oggi, dovremo affrontare giornate ampiamente soleggiate, roventi e spesso disagevoli dal punto di vista fisico. L’afa, dettata dagli alti tassi di umidità, sarà l’assoluta protagonista.
Nelle prossime ore, ad esempio, farà ancora più caldo di ieri. I picchi termici maggiori continueranno a coinvolgere la Val Padana, le Centrali tirreniche e la Sardegna. Nell’Isola si potrebbero sfiorare 40°C, ma i termometri supereranno agevolmente i 35°C in molte città come Roma, Firenze e Bologna.
Pochi temporali rinfrescanti coinvolgeranno le Alpi e il nord Appennino – tra Emilia e entroterra Ligure orientale – ma cesseranno rapidamente di sera. Sulle Adriatiche e al farà meno caldo, ma lo schiacciamento al suolo dell’aria calda faciliterà egualmente condizioni d’afa specie su coste e al calar del sole. Ovviamente non mancheranno picchi di temperatura prossimi a 35°C.