ARIA FREDDA SEMPRE IN AGGUATO – Instabilità e freddo tardivo potrebbero riservare ancora qualche colpo di scena. Abbiamo già evidenziato come un lago d’aria molto fredda tenderà a mantenersi alle alte latitudini continentali, ulteriormente rinvigorito da ulteriori apporti artici. Questo serbatoio freddo rappresenterà quindi un elemento da tener sott’occhio. Ora la scena sul Mediterraneo è caratterizzata da una circolazione umida e più mite atlantica, che convoglia diverse perturbazioni e così sarà fino al week-end. Novità sembrano invece concretizzarsi per l’inizio della prossima settimana, quella che ci condurrà verso Pasqua: un vasto anticiclone tra Scozia, Islanda e Groenlandia potrebbe imprimere un nuovo moto retrogrado all’aria fredda baltico-scandinava, che potrebbe quindi nuovamente sconfinare verso ovest spostandosi anche a latitudini più basse.
SARA’ COLPITA L’ITALIA – Fra i giorni 26 e 28 febbraio parte di quest’aria fredda potrebbe essere risucchiata verso l’Italia dalla presenza di una profonda depressione sull’Italia Meridionale. Ci sarebbe quindi un nuovo abbassamento termico, più marcato al Nord e lungo le regioni del versante adriatico, ma con il maltempo maggiore confinato sulle regioni meridionali. Non sembra trattarsi di un episodio freddo e nevoso così intenso come quello che ci siamo appena lasciati alle spalle, ma piuttosto di un’irruzione fredda tipica della fase di transizione che sta vedendo imporsi le condizioni di variabilità tipiche della primavera. Va detto che questa moderata fase fredda, probabilmente solo fugace, è al momento evidenziata sul lungo termine sia dal modello americano che da quello europeo, quindi potrebbero aversi importanti conferme.