A maggio la differenza di temperatura tra Nord e Sud, tra Est ed Ovest dell’Europa diminuiscono, nelle pianure sarmatiche finisce il freddo: qui la primavera esplode per durare poche settimane prima di lasciarsi all’estate, che rispetto all’Europa mediterranea, viene in anticipo, come pure si conclude assai prima.
Osservando i rilevamenti della temperatura di ieri in Europa, si può però osservare che la differenza di temperatura tra gli estremi geografici d’Europa, è eccessiva: in Finlandia, ovest del settore nord della Russia europea, la regione artica russa d’Europa, sono stati interessati da una tardiva ondata di gelo, così che le temperature sono scese sotto gli 0°C e fino a -15°C in Lapponia dove neppure di giorno la temperatura è salita sopra la soglia di 0°C.
All’origine del freddo c’è una corrente che viene direttamente dal Polo, che deriva dall’azione del Vortice Polare.
E se nel Nord Europa fa freddo, il caldo è divenuto tipicamente estivo in Germania, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svizzera. Quasi estivo in Spagna e Italia, e sino all’altro ieri anche nel sud dell’Inghilterra. Addirittura, dalla Francia all’Europa centrale, quello di ieri è stato il 1° maggio tra i più caldi degli ultimi anni, con alcune città che hanno sfiorato valori record.
Ma ormai raggiungere un record di caldo per le regioni dell’Europa centrale è divenuto un evento quasi comunque ad ogni normale ondata di calore. Le cause le abbiamo evidenziate più volte: gli strati atmosferici medio superiori si presentano molto asciutti in quanto derivano da una circolazione delle regioni sub-tropicali, il sole riscalda repentinamente il suolo e la temperatura sale sensibilmente ben oltre quanto succedeva nel passato.
L’umidità dell’atmosfera riduce gli effetti della radiazione solare, ed in sua assenza, le regioni a clima continentale delle medie latitudini, possono patire questi bruschi rialzi della temperatura, che poi si consumano in violentissime fasi temporalesche, accompagnate da un’eccezionale caduta di fulmini, forti venti e soprattutto raffiche, pioggia di breve durata, ma torrenziale, grandine.
Un fatto curioso: il sistema di raccolta delle acque piovane delle strade delle città dell’Europa centrale è stato concepito per le pioggerelle derivanti dalle perturbazioni atlantiche; negli ultimi anni si sono incrementati anche da queste parti le piogge stile “tropicale”, così che un rovescio che produce 30/40 mm in poco più di mezz’ora allaga marciapiedi e negozi ai piani terra anche in queste realtà dove tutto è stato studiato per essere perfetto ed anche “l’imprevisto è stato previsto”.
Come se non bastasse, nel periodo da maggio a settembre, se non ottobre, i temporali possono presentarsi così violenti che non sono più insolite le trombe d’aria (in genere F1), mentre, sovente, i temporali sono accompagnati da notevoli grandinate, che obbligano, in talune circostanze, l’uscita dei mezzi spalaneve.
Quanto detto è forse il frutto dell’estremizzazione del clima? I paragoni fatti qualche tempo fa con gli USA, non vogliono affermare che abbiamo temporali e uragani come da loro, ma che il clima europeo presenta fenomeni più estremi che nel recente passato, con periodi di caldo intenso e temporali di violenza insolita, come se il clima europeo si stessa americanizzando.
Negli USA le bizzarrie climatiche sono un fenomeno normale, ma in Europa quello che si vede in questi anno, no. Ma anche in altre zone del Pianeta il tempo si estremizza: dieci giorni fa una grandinata violentissima ha interessato Città del Capo, a Porto Rico si è avuto un temporale con tornado e grandine, in Cina diverse persone sono state uccise da una super grandinata. Diversi Governi hanno si stanno seriamente occupando dei cambiamenti climatici e le ripercussioni sull’agricoltura. Alcune grosse compagnie assicurative hanno modificato le condizioni di polizza (Svizzera) dopo gli eventi estremi della scorsa estate. Novità sono state introdotte anche in Spagna.
E la stagione degli eventi estremi è solo iniziata, come sarà l’estate 2005? E’ una domanda che avrà una risposta concreta solo a fine stagione.
Per la cronaca, non sono affatto eccezionali le temperature registrate questi giorni nelle regioni mediterranee, dalla Spagna all’Italia peninsulare, il caldo è nei limiti medi massimi del periodo.