Si potrebbero scrivere pagine intere a commentare l’onda di calore che sta interessando l’Europa centro-occidentale. Limitiamoci quindi ad alcuni numeri particolarmente significativi. Venerdì 27 maggio Londra (Heathrow) ha raggiunto 30,7°C (curioso il fatto che, sempre in Gran Bretagna ma più a nord lo stesso giorno Glasgow si sia fermata a soli 9,9°C), peraltro unica stazione della Gran Bretagna a superare i 30°C. Altre massime molto significative: Bruxelles 31,6°C, Kleine Brogel (Belgio) 34,3°C, Amsterdam 31,0°C, Maastricht (Olanda) 32,0°C, Sion (Svizzera) 30,1°C, Vaduz (Liechtenstein) 30,3°C, Parigi 31,5°C, Strasburgo 32,5°C, Bordeaux 33,4°C, Berlino da 30,3° a 31,6°C (sotto i 31°C i tre aeroporti, 31,6°C in Alexanderplatz), Aachen (Aquisgrana, Germania) 32,8°C, Karlsruhe 32,9°C, Friburgo 32,5°C, Zugspitze (2962 m) 12,2°, Inssbruck 32,1°C. Tutti i valori sono molto al di sopra, spesso di oltre 10°C, rispetto alla media stagionale, e in alcuni casi si tratta di record, come ad Amsterdam, dove il record precedente risaliva a sole 24 ore prima, o a Londra, dove il record di maggio era di 28°C.
Si è invece leggermente attenuato il caldo in Spagna, ma le temperature restano ampiamente superiori a quelle medie stagionali. Madrid il 27 maggio ha registrato 32,5°C di massima, 2,2°C in meno del giorno precedente.
L’onda di calore ha invece avuto termine in Russia. Durante l’ondata di caldo Mosca, capitale del paese, ha registrato, da domenica a mercoledì, massime di 25,4°, 29,4°, 31,0° e 31,5°C (la media delle massime del periodo è appena sopra a 19°C). Ha fatto piuttosto caldo anche a Helsinki, capitale della Finlandia, con temperature massime intorno 23°-24°C nei primi giorni della settimana, quindi 7°-8°C al di sopra delle medie stagionali.
Il sudovest della Cina continua a soffrire la siccità e questo contribuisce alla propagazione degli incendi nell’area. Kunming ha registrato solo 1,5 mm di pioggia, finora, in maggio, contro una media pluviometrica di maggio di 74 mm. Se consideriamo la pioggia caduta dal 1° aprile a oggi si arriva a soli 10 mm, contro i 96 mm che normalmente cadono complessivamente nei due mesi.
Almeno 14 persone sono morte e una decina sono state seriamente ferite a causa di grosse frane che le piogge torrenziali hanno provocato nello stato di Nagaland, nel nordest dell’India. In particolare molte case sono state distrutte nel villaggio di Mokokchung, quando, il 26 maggio, una collina è collassata, sotto la forza della pioggia, intrappolando gli abitanti mentre dormivano. Fra i morti almeno 5 bambini. Parecchi anche i dispersi. Mentre le piogge torrenziali colpivano il nordest del paese, gran parte del territorio indiano era ancora sotto una cappa di calore (e molte sono anche le vittime imputabili al caldo), con le prime piogge monsoniche in avvicinamento dal Mare delle Andaname.
Anche il Bangla Desh ha subito piogge torrenziali, con almeno 10 morti in alluvioni lampo. Sylhet, nel nordest, si trova nella zona più battuta recentemente dalle piogge torrenziali. In 72 ore, tra lunedì pomeriggio e giovedì pomeriggio, ora locale, vi sono caduti oltre 125 mm di pioggia. Nell’area sono state evacuate almeno 100.000 persone.
Ritornano forti piogge nella Baia dell’Abbondanza, sull’Isola del Nord, in Nuova Zelanda. La regione è stata devastata da un alluvione lo scorso 18 maggio (a Tauranga caddero 368 mm in 48 ore). Le piogge temporalesche, piuttosto intense, cadute negli ultimi giorni a Tauranga e Matata, le città più colpite dall’alluvione di metà mese, pur se molto più modeste (poche decine di millimetri) di quelle che hanno devastato l’area, sono venute a cadere in una situazione ancora precaria, con vari edifici pericolanti di cui era prevista la demolizione. Oltretutto le nuove piogge hanno reso necessario interrompere i suddetti lavori di demolizione, essendo troppo pericoloso muoversi intorno ai movimenti franosi ancora “aperti” durante i rovesci e i temporali.
Ancora piogge intense in Nuova Scozia giovedì 26 maggio. Questi alcuni accumuli: Yarmouth 47 mm, Western Head 45, Halifax 43.