Lo scenario meteo odierno non mostra significative novità rispetto a quanto accaduto nei giorni appena trascorsi: l’osservazione del Meteosat chiarisce la presenza di due distinti vortici ciclonici, i quali interagiscono fra loro per portare instabilità specie lungo le nazioni affacciate sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, ma anche tra le aree della Ex Jugoslavia e del comparto balcanico. L’area depressionaria principale è oramai quella posta in vicinanza del Portogallo, dove nubi e piogge localmente violente hanno imperversato fin da ieri accompagnate da forti venti: nei pressi di Lisbona si è persino osservata una tromba marina.
Le propaggini orientali dell’anticiclone nord-atlantico si spingono verso il Mare del Nord ed il Baltico, con massimi barici sempre stazionari in prossimità del Regno Unito. Le correnti atlantiche restano confinate a nord ma, in mezzo alla nuvolosità che scorre dall’Islanda alla Norvegia, si osserva anche una scia nuvolosa particolare (maggiormente visibile nell’immagine a lato), riconducibile all’estensione delle polveri di un vulcano islandese, la cui intensa attività delle ultime ore sta creando non pochi problemi per i voli aerei sul Nord Europa.
Cos’è accaduto sull’Italia? L’instabilità è stata protagonista, specie su gran parte del Sud Peninsulare, ove i cieli sono apparsi chiusi fin dal mattino con piogge sparse, a causa del passaggio di una perturbazione d’origine nord-africana. La nuvolosità compatta ha poi dato spazio a schiarite, nelle ultime ore, a partire dalle zone tirreniche, sebbene con ulteriore intrusione di nuvolaglia irregolare dalla Sardegna. Il tempo è stato decisamente migliore al Centro-Nord, seppure con instabilità locale pomeridiana sulle zone interne e montuose in genere, sfociate in brevi acquazzoni. Non sono mancati episodici rovesci anche in pianura, come nel caso del Polesine e dell’anconetano.