In Italia abbiamo sperimentato l’improvviso ritorno di meteo invernale nello scorso weekend, a seguito però di un periodo precedente nel quale il caldo ha dominato in modo indiscusso con temperature ampiamente superiori al normale.
L’anticiclone caldo ha invece dominato in modo incontrastato su gran parte d’Europa per tutta la settimana appena trascorsa, da cui ne è derivato un clima eccezionalmente caldo per il periodo soprattutto sulle nazioni settentrionali ed occidentali del Continente.
Basti pensare che in Francia la colonnina di mercurio è arrivata fino a sfiorare i 25 gradi, ma ancora in Scozia è stato registrato un record storico di caldo per la nazione di febbraio, infrangendo un valore che risaliva addirittura al 1897.
In Europa questa fase di clima non invernale rappresenta un’anomalia ormai di lungo periodo e che ha caratterizzato gran parte del mese di febbraio. La causa è legata ad un blocco circolatorio con l’anticiclone che ha messo radici in Europa, bloccando il normale transito delle perturbazioni atlantiche.
Il temporaneo spostamento molto a nord dell’anticiclone è stato determinante nell’innescare una discesa d’aria gelida lungo il bordo orientale dello stesso anticiclone verso le nazioni dell’Est Europa e poi in moto retrogrado verso i Balcani e l’Italia Meridionale.
Come si evince dalla mappa delle anomalie termiche, spiccano le temperature sottomedia sul Sud Italia, mentre viceversa al Nord del Paese mediamente le temperature sono risultate superiori alla norma, nonostante il calo termico avvenuto nel weekend anche in queste zone.