Il vortice ciclonico sul Basso Mediterraneo è davvero tosto: dopo aver portato la pioggia persino sull’entroterra desertico fra Tunisia e Libia, ora il minimo barico si è portato sul Mar Libico approfondendosi ulteriormente con valori di poco inferiori ai 1000 hPa. La forte avvezione calda che alimenta la figura perturbata ha avvicinato il sistema alle caratteristiche di un vero e proprio TLC: se il mare fosse stato più caldo, probabilmente la degenerazione a tempesta tropicale si sarebbe compiuta senza troppi ostacoli. La risalita perturbata occlusa coinvolge appieno le regioni del Sud Italia, che sono spazzate da venti orientali d’intensità davvero tempestosa. Oltre al vento causato dalla semplice differenza di pressione, comunque notevolissima, c’è da sommare quello generato dal veloce approfondimento del vortice (vento isallobarico), che esalta ulteriormente la forza del vento stesso.
La Sicilia è la regione nel complesso più colpita, in particolare dalle precipitazioni: più di 150 millimetri si sono finora avuti a Caltagirone, oltre 100 mm a Buccheri, mentre 75 mm sono venuti giù a Licata. A causa del forte vento e delle condizioni del mare proibitive una nave cisterna si è incagliata sugli scogli a Santa Panagia (SR), una contrada periferica sita a nord ovest di Siracusa. La nave ”Gelso M” era diretta ad Augusta; sul posto sono intervenuti motovedette della guardia costiera e due elicotteri. Intanto a Siracusa città si sono verificati allagamenti lungo la zona balneare e nel quartiere della Borgata, dove le scuole sono rimaste chiuse come disposto dai sindaci. Molti disagi anche in provincia di Catania, con diversi black out: il vento all’aeroporto di Fontanarossa ha raggiunto picchi di 104 km/h. Raffiche di vento ancor più intense si sono registrate a Gela con 113 km/h ed Enna con 107 km/h. A Palermo, invece, sebbene non piova, il forte vento ha sradicato alberi e cartelloni pubblicitari.
Sempre per il vento, a Ragusa sono stati chiusi il palazzetto dello sport e un paio di palestre per infiltrazioni d’acqua e vetrate lesionate da oggetti fatti volare dalle raffiche. Diverse strade del centro urbano del capoluogo sono state chiuse per la presenza di alberi sulla carreggiata. Danni alcune auto per oggetti caduti dai tetti. A Scicli i danni maggiori sono stati causati da alcuni massi che si sono staccati da un costone roccioso andando a finire in strada distruggendo un garage. Sempre nello sciclitano, a Cava D’Aliga, è stata divelta dal vento la copertura di una stazione di servizio. Il vento di burrasca sta creando disagi anche nei collegamenti con le isole minori. L’arcipelago delle Eolie è isolato da ieri sera. A sud della Sicilia, la Repubblica di Malta ha subito grossi danni per la tempesta. Non va certo meglio in Calabria, con venti massimi ad oltre 120 km/h misurati nella centralina meteo di Bonifati. Numerosi gli alberi caduti con qualche tegola scoperchiata dai tetti nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro.