Sta arrivando l’inverno anche nell’estremo oriente russo. La città di Okha, nell’estremo nord dell’Isola di Sakhalin, durante la giornata di martedì 28 ottobre è stata colpita da una tempesta di neve e vento. Il vento, che ha soffiato a raffiche fino a 30 m/s (quasi 110 km/h) e la neve che ha appesantito le linee dell’alta tensione, hanno causato l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica in tutta la città. La città si è trovata non solo senza elettricità, ma anche senza acqua e riscaldamento, quando la temperatura esterna era attorno agli zero gradi, costringendo alla chiusure delle scuole.
Il ciclone ha raggiunto anche la Kamchatka con forti raffiche di vento, pioggia e neve. A Petropavlovsk-Kamchatsky le raffiche sono arrivate ad oltre 70 km/h. 13 cm di neve sono caduti a Kljuchi.
Il gelo ha già raggiunto sia Magadan che Anadyr, le altre capitali regionali del nord-est russo, le temperature il 28 ottobre sono arrivate fino a -12°C a Magadan e -18°C a Anadyr, la neve ha raggiunto un accumulo massimo rispettivamente di 24 e 10 cm.
Intanto nelle zone continentali della Siberia si scende regolarmente sotto i -30°C, traguardo raggiunto anche da Verhojansk, ma non si è più ritoccato il record stagionale di -37,1°C raggiunto ormai quasi una settimana fa.
L’inverno russo scalda, anzi, “raffredda” i motori.