Nel corso delle ultime settimana, molti di voi lo avranno notato, abbiamo più volte menzionato una particolare struttura anticiclonica: quella Scandinava. L’abbiamo nominata anche stamane, durante la consueta analisi satellitare. Trae origine dai costanti apporti d’aria calda provenienti addirittura dal nord Africa, sospinti a quelle latitudini dall’approfondimento di figure cicloniche sul nostro Paese.
L’aria calda, anche per effetto di subsidenza (schiacciamo al suolo) ha spinto i termometri scandinavi verso valori – ovviamente per la zona – inusitati. Il 23 luglio, ad esempio, per molte località svedesi è stata una giornata campale. Nella città di Umea, centro nord del Paese, la colonnina di mercurio ha raggiunto il valore di 32.2°C ovvero la temperatura più alta mai registrata dal 1882. Ma non è stata la più elevata, ecco infatti altri valori decisamente insoliti: Lungo 33.4°C, Torpshammar 32.9°C, Brattmon 32.7°C, Skelleftea Aeroporto e Hokmarksberget 32.4°C, Ornskoldvik Aeroporto 32.3°C.
Questi sono solo alcuni tra i valori significativi, ma vi sono state altre località che hanno superato i 30°C e molte altre che vi sono andate molto vicine. Lo Swedish Meteorological Institute SMHI ha emesso un avviso circa la minaccia caldo per le regioni del centro e del nord-est della Svezia. Basti pensare che nel solo mese di giugno sono annegate 22 persone, evidentemente alla ricerca di un po’ di refrigerio. Si tratta del più tragico bilancio dal 1999.