Un vero e proprio anticipo d’estate sta assalendo la Penisola Iberica, a causa del promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale che risucchia aria calda dalle latitudini nord-africane. Nella giornata di ieri, sul sud della Spagna il termometro ha superato diffusamente i 30 gradi con le punte maggiori, pari a +32,6°C, sulla Comunità Autonoma di Murcia. I 30 gradi risultano ormai di casa anche in Portogallo, valore raggiunto persino sulla capitale Lisbona. Caldo più moderato in Italia, dove l’accentuazione dell’instabilità ha portato una leggera rinfrescata in attesa ora del nuovo rialzo termico, dovuto all’avvento di una parte dell’anticiclone caldo che sta colpendo la Spagna. Clima un po’ più fresco anche sul bacino occidentale del Mediterraneo, ma lunedì i 30 gradi sono stati agevolmente toccati sia in Turchia che a Cipro.
Facciamo ora un passo indietro per riepilogare quanto accaduto nella scorsa settimana, sulla base dei dati NOAA. Osservando infatti le anomalie termiche rispetto alla norma del periodo, si evince chiaramente come, già nel periodo compreso fra il 18 ed il 24 Aprile, si nota un trend termico di 2-3 gradi sopra la media su gran parte dell’Europa Meridionale (non è esclusa l’Italia), ma con gli scarti maggiori tra il sud della Francia e la Spagna, ove le temperature hanno superato la media di 4-6 gradi. Il caldo è tuttavia esploso negli ultimi giorni, pertanto le anomalie sono cresciute a dismisura: sull’Italia la terza decade sta viaggiando per il momento con anomalie di +4,5°C al Nord e di +3,5°C al Centro-Sud, in attesa dell’ulteriore incremento delle temperature atteso in quest’ultimo scorcio del mese.
L’Europa è stata tuttavia spaccata, in quanto sulle nazioni settentrionali del Continente si sono invece avute, nello stesso periodo, fra il 18 ed il 24 Aprile, temperature più basse della media di alcuni gradi. Non sono così mancate improvvise gelate, giunte fin sul Centro Europa: come possiamo apprezzare dalla cartina in basso: le zone in celestino hanno infatti sperimentato temperature minime uguali o inferiori agli zero gradi.
Nonostante il blitz del freddo, un anticiclone in coricamento dal Nord Atlantico è riuscito a proteggere gran parte del Centro Europa, le Isole Britanniche e la fascia meridionale scandinava: su tutte queste zone le precipitazioni sono risultate abbastanza scarse, mentre è andata diversamente sul Mediterraneo, a causa di una perturbazione sopraggiunta dall’Iberia e dal Nord Africa, che ha coinvolto l’Italia e localmente alcune aree balcaniche.