Atlantico super star:
si potrebbe riassumere così, senza fronzoli, l’andamento dell’intera stagione invernale. Un Atlantico mai domo, governato da un Vortice Canadese in forma smagliante e capace di alimentare costantemente la Depressione d’Islanda. Quel che stupisce, diciamocela tutta, è la totale assenza di irruzioni fredde degne di tal nome. Ricordiamo soltanto quella di fine novembre, che ci illuse circa un andamento diverso dell’inverno. Certo, sulle Alpi è caduta tantissima neve – anche troppa – ma il quadro barico che ha prevalso è stato senz’altro di tipo autunnale.
Saldi di fine stagione:
giusto definirli tali? Beh, dovendo basarci esclusivamente sul profilo termico – del quale si darà cenno a breve – non si dovrebbe neppure considerarli. Tuttavia, data l’anomalia termica positiva che ci ha tenuto compagnia per un tempo infinito, già avere temperature a norma ed osservare un accenno d’alimentazione fredda può essere considerata una conquista. Nell’inverno “non inverno”, anche un po’ di fresco fa comunque notizia.
Prepariamoci al maltempo:
non che non si sia preparati, intendiamoci. Dato l’andamento stagionale, dire che si è fatto il callo è un eufemismo. Ebbene si, la breve tregua che ci sta coinvolgendo – peraltro non ovunque – cederà il passo ad un nuovo vigoroso peggioramento. Ancora una volta sarà l’Atlantico, che darà luogo ad un’ondata di maltempo destinata ad accelerare nel fine settimana. Fine settimana che, è giusto rammentarlo, rappresenta il passaggio di testimone ideale tra l’inverno e la primavera.
Temperature, niente di nuovo sotto al sole:
possiamo escludere ondate di freddo rilevanti, perché osservando il profilo termico peninsulare notiamo temperature prossime alle medie stagionali. Addirittura potrebbero esserci dei valori localmente superiori, ma ciò dipenderà essenzialmente da come andrà a posizionarsi la saccatura nord atlantica. Perché c’è da dire che al suo interno avrà un contributo freddo artico, ma qualora dovesse aprirsi un varco verso le Baleari ecco che in Italia almeno inizialmente prenderebbero piede correnti di libeccio e di scirocco.
Come inizierà marzo?:
Sicuramente col maltempo. Ma ciò che interessa è capire quale sarà l’evoluzione successiva. A tal proposito vi sono diversità di vedute tra i maggiori esponenti modellistici: GFS – l’americano – propende per l’intervento dell’Alta delle Azzorre schiacciata sui paralleli dall’imponenza atlantica. ECMWF – l’europeo – disegna scenari perturbati più duraturi a causa di una maggiore incisività della saccatura atlantica attesa nei prossimi giorni.
Focus: evoluzione sino al 09 marzo 2014
la nostra penisola subirà gli effetti di una prima perturbazione atlantica a partire da domani, dopodiché avremo un vero e proprio tracollo dovuto all’inserimento di un’ampia saccatura nord atlantica. Maltempo che pigerà sull’acceleratore a partire da venerdì prossimo e dovrebbe persistere in loco sino ai primi giorni di marzo.
Dopodiché ci sarà una graduale miglioramento e al momento ci sentiamo di escludere eventuali apporti freddi dai quadranti orientali – ipotesi paventata da alcune corse dei principali modelli di previsione.
Evoluzione sino al 14 marzo 2014
Non è da escludere, invece, un consolidamento dell’Alta delle Azzorre che potrebbe preludere ad una prima fase primaverile duratura.
In conclusione.
Confermiamo l’assoluta assenza dell’inverno e ormai lo si può dire: quest anno ha scelto ben altri lidi.