L’alta pressione ha mandato al tappeto la ritornante instabile di matrice balcanica che, nell’arco del week-end, aveva nuovamente disturbato parte dell’Italia. Il grosso della circolazione d’aria fresca in quota è quindi traslato rapidamente verso oriente, come possiamo notare dalla diffusa nuvolosità che interessa le aree prossime al Mar Nero. Viceversa, tutto il comparto centro-occidentale dell’Europa appare sgombro da nubi significative, per l’azione di un anticiclone per il momento di matrice azzorriana: tuttavia, si osserva lo sviluppo di sporadici focolai temporaleschi sulla Francia e sulla Spagna, in quanto alle altezze superiori dell’atmosfera la struttura d’alta pressione non è così solida e pertanto il calore pomeridiano fornisce un supporto essenziale ai moti ascensionali.
Nel frattempo le Isole Britanniche restano lambite dalle umide correnti atlantiche che, non potendo penetrare sull’Europa, puntando i settori centro-settentrionali scandinavi. Oltre all’anticiclone, spiccano le temperature di stampo pienamente estivo, anche se grazie alla matrice oceanica per il momento non si misurano picchi di caldo eccessivi, con le punte più alte di 34 gradi. Il caldo moderato giunge a lambire anche l’Inghilterra, con Londra che ha registrato una temperatura massima di circa 28 gradi.
Il sole è tornato a splendere con decisione su gran parte d’Italia, specie al Meridione e su talune aree del versante adriatico che erano state un po’ più penalizzate nel week-end dal respiro fresco ed instabile di provenienza balcanica. L’effetto del soleggiamento si è riflettuto sulle temperature, le quali si sono portate un po’ sopra la media su diverse zone del Centro-Nord, con punte di 32-33 gradi. Nelle ore più calde si sono generate nubi cumuliformi su molte aree interne e montuose, ma solo sulle Alpi Occidentali i “cavolfiori” hanno degenerato in locali temporali abbastanza degni di nota, rimasti comunque generalmente ancorati ai massicci montuosi.