Qualche tempo fa analizzammo per filo e per segno il significato di un fondamentale strumento previsionale: le ENSEMBLE GFS, su elaborazione MTG, relative al Sigma (o Deviazione Standard che dir si voglia). Per chi volesse rileggere i passi, onde evitare difficoltà nella lettura delle mappe che tra non molto posteremo, rimandiamo al seguente link: https://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=3022.
Ribadiamo l’importanza di tale strumento previsionale, indicato per verificare la bontà di una tendenza evolutiva dal breve al lunghissimo termine. Prima di passare in analisi la configurazione barica per le prossime 72 ore, è bene rammentare che a bassi valori del Sigma corrisponde ad una maggiore predicibilità atmosferica, valori alti significano scarsa predicibilità. Oppure si potrebbe dire che per valori bassi i singoli membri che compongono l’ENSeMBLE convergono verso la media, per valori alti divergono.
Altro passo importante è dato dall’analisi delle isobare. Abbiamo difatti detto che laddove le stesse risultano particolarmente ravvicinate la Deviazione Standard tende ad aumentare naturalmente. Piccoli movimenti nella disposizione barica delle diverse figure possono portare infatti a divergenze importanti rispetto al valore medio.
Bene, sembra lecito iniziare la nostra analisi mostrandovi quella che sarà la configurazione barica, alla quota di 500 hPa, relativa alle ore 18Z di sabato. Ciò che appare evidente è la bassissima Deviazione Standard osservabile in corrispondenza del Mediterraneo occidentale: dalla penisola iberica fin verso le isole britanniche, per altezze di geopotenziale che raggiungono addirittura i 572 dam e che stanno a significare la presenza di un forte campo anticiclonico. Se andiamo ad osservare, nella scala dei colori a destra, a quanto corrisponde il valore numerico per tale tonalità, ci renderemmo conto che siamo dinanzi a valori prossimi allo zero. Ossia convergenza dei singoli membri verso la media, alta predicibilità atmosferica.
Quel che poi ci interessa è il comparto orientale del continente europeo, ove notiamo un’area di bassa pressione, identificata da altezze di geopotenziale pari a 516 dam. Altezze che in corrispondenza del basso Adriatico e dello Ionio segnano valori di 552 dam, in contrapposizione con quelli elevati registrabili sui bacini occidentali peninsulari. Al di la della pura e semplice Deviazione Standard si può dedurre che, visto il notevole scarto barico, vi saranno forti venti a spazzare i bacini sud orientali.
Tuttavia, considerando la scala dei valori relativi al Sigma, possiamo notare che all’estremo sud, tramite una colorazione tendente al bianco, questi raggiungono un range compreso tra 5 e 5.5. La causa di questa minore predicibilità è dovuta essenzialmente alla disposizione della figura ciclonica orientale, pertanto alla vicinanza delle isobare. Piccoli spostamenti di tal figura inducono inevitabilmente di scostamenti dalla media pronunciati. E’ bene comunque sottolineare che l’ondata gelida è confermata, ciò che eventualmente andrà valutata è l’effettiva portata del freddo e la possibile nuvolosità.
Interessante ora proporre l’analisi relativa alla mappa, riferita allo stesso momento temporale, che identifica temperature e Sigma all’altezza di riferimento di 850 hPa. Or bene, se volgiamo lo sguardo in direzione dell’Europa orientale, oltre ad identificare termiche di punta tra i -20 e i -18, osserviamo una colorazione blu particolarmente scura, il che significa che in tali aree continentali la predicibilità relativa a tali valori termici è piuttosto elevata.
Spostando il punto d’osservazione al Mediterraneo centrale, quindi all’Italia, vediamo quanto osservato nell’immagine a 500 hPa. Una colorazione tendente al bianco, più pronunciata sui settori centrali tirrenici. Che significa? Semplice, in tali aree dello stivale la previsione relativa ai valori termici registrabili perde un po’ di affidabilità, mentre risulta maggiore sia al nordovest (ove si farà sentire maggiormente l’azione stabilizzante dell’anticiclone continentale), sia all’estremo sud (ove invece avremo punte di freddo che potrebbero risultare eccezionali, pertanto confermate).