Masse d’aria fredda di matrice polare hanno raggiunto il Mediterraneo e l’Italia, portando la prima ondata di freddo invernale. Altri impulsi perturbati si inseriranno in questo flusso di correnti moderatamente fredde, ancora per qualche giorno.
Due distinte perturbazioni transiteranno sull’Italia, apportando ancora pioggia, vento e nevicate che potranno cadere fino a quote molto basse al Nord. Si tratterà però di fenomenologia piuttosto debole, non è arrivano alcuna nevicata copiosa verso la Val Padana.
La neve a bassa quota si spiega con il fatto che gli ammassi perturbati andranno a scorrere sopra lo strato d’aria fredda già presente nei bassi strati. Fiocchi coreografici, misti a pioggia, potrebbero temporaneamente spingersi fino in qualche zona di pianura.
L’inverno parrebbe essersi sbloccato, ma è davvero così? In realtà già venerdì correnti più temperate, seppur inserire in venti tempestosi occidentali, invaderanno il Centro-Sud facendo così risalire progressivamente le temperature.
A seguire dal weekend ci sarà un drastico cambiamento, con l’arretramento più a nord delle correnti fredde ad alimentare un vasto vortice perturbato più ad ovest, che si piazzerà tra Islanda ed Isole Britanniche. In Italia e sul Mediterraneo si affaccerà un promontorio anticiclonico dinamico.
Tale anticiclone verrà supportato da un respiro di correnti più miti dal Nord Africa. Si attende quindi un ribaltone meteo rispetto al contesto attuale, con le temperature che si porteranno ben sopra la norma soprattutto al Centro-Sud della Penisola.
Questa fase di stabilità non sembra dover proseguire a lungo, in quanto si avrà poi da martedì 17 dicembre l’affondo di una saccatura verso la Penisola Iberica che potrebbe pilotare poi una perturbazione verso l’Italia, soprattutto al Nord in un contesto dominato da correnti sempre tiepide meridionali.
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