L’elemento saliente a breve termine.
La residua instabilità presente al Sud andrà attenuandosi ad opera di un promontorio anticiclonico che dal Nord Africa si dirigerà verso il Mediterraneo centrale. La causa è riconducibile ad una nuova ondulazione ciclonica atlantica verso il Nord Africa.
L’elemento saliente a medio termine.
La fase successiva propone alcune differenze di vedute tra i principali modelli di previsione a scala globale. L’americano GFS identifica alcune fasi di instabilità legate ad affondi ciclonici in direzione della Penisola Iberica, in successiva fase di Cut-Off. L’europeo ECMWF disegna invece l’ingresso di una goccia fredda di matrice continentale in scorrimento sul lato orientale di un campo anticiclonico tra Europa Centrale e Penisola Scandinava. Ipotesi, quest’ultima, da non trascurare nemmeno per quel che concerne il modello americano, in quanto tale posizione anticiclonica appare assai probabile.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lunghissimo termine è pertanto imprescindibilmente legato all’evoluzione suddetta, tuttavia la media delle osservazioni indica un trend barico privo di vere e proprie perturbazioni organizzate.
Il trend a lungo termine:
La posizione dell’alta pressione oceanica, se confermato il supporto di matrice continentale con espansione verso Penisola Scandinava, potrebbe deporre a favore di ingressi freddi dai quadranti settentrionali. Non è da escludere l’isolamento di gocce fredde in quota in prossimità dei Balcani.
Elementi di incertezza:
Appare probabilmente inutile rammentare quanto sia imprevedibile stabilire le traiettorie di aree cicloniche in quota.
Molto dipenderà dalla presenza di campi anticiclonici in territorio continentale. Se l’alta delle Azzorre dovesse trovare il supporto di matrici continentali in sede Scandinava, non è da escludere un affondo particolarmente freddo in ultima decade mensile.
Fattori di normalità climatica:
Attualmente le temperature sono prossime alla media, localmente sotto per azione di fresche correnti orientali annesse a circolazione ciclonica sui Balcani.
La media delle osservazioni effettuate sui principali modelli di previsione indica un trend votato alla normalità termica, anche se alcuni run indicano una fase particolamente fredda per l’ultima decade. Da verificare.
Focus: evoluzione sino al 25 ottobre 2007
Il primo step previsionale è quello che ci condurrà all’interno del prossimo fine settimana. Dopo l’instabilità residua al Sud Italia, un promontorio anticiclonico sembra destinato a presentarsi sui settori Centrali del Mediterraneo, con annessa stabilità e clima sostanzialmente gradevole su tutta Italia. A seguire il transito di una blanda goccia fredda in quota dalla Spagna verso Est sarà responsabile di un peggioramento che, tra la metà della nuova settimana ed il week end, dovrebbe portare le piogge un pò su tutta Italia.
L’area ciclonica suddetta in seguito potrebbe fungere da richiamo per una nuova goccia fredda, a carattere freddo, proveniente dal Nordest Europeo. Un peggioramento di chiaro stampo tardo autunnale andrebbe in tal modo a segnare l’ultima fase mensile.
Evoluzione sino al 30 ottobre 2007
Gli ultimi 5 giorni del mese potrebbe presentare pertanto condizioni meteo decisamente instabili, ad opera della suddetta goccia fredda. Non è da escludere una fase termica decisamente sotto media, tipica della fine della stagione.
In conclusione.
Emergono alcune novità interessanti, ma pur sempre legate ad una circolazione continentale in senso meridiano tale da favorire il transito di gocce fredde più o meno incisive in sede Mediterranea.