Nel Nord America si sono misurate temperature attorno e superiori ai 50°C, ovviamente tali valori sono stati rilevati in località desertiche e particolarmente soggette a ondate di caldo estremo, tuttavia in questa regione degli USA e del Canada, oltre al caldo si sono avuti locali temporali senza precipitazioni con talune distruttive grandinate, oltre che migliaia di fulmini che hanno innescato incendi.
L’ondata di caldo americana è di eccezionale rilevanza, infatti alla quota di 850 hPa, circa 1500 metri, si stanno misurando +35°C di temperatura. Sono temperature tipiche dei deserti caldi, non di regioni temperate: nel Sahara, per intenderci, sempre alla stessa quota di pressione atmosferica, le isoterme massime previste per i prossimi giorni non saranno superiori ai +30°C.
La calura del Nord America appare dalle proiezioni dei modelli matematici stazionaria per almeno un’altra settimana, con la tendenza persino a divenire più rilevante e a estendersi verso est.
Negli stessi giorni, una forte ondata di caldo si porterà sulla Penisola Iberica, le Baleari e gran parte dell’Italia, con anomalie consistenti, ma non così gravi come quelle USA. La massa di aria calda che raggiungerà l’Italia avrà un picco di 10°C inferiore.
In conclusione, l’apice del caldo investirà vasti territori dei due Continenti, come si conviene in una calda estate.
In Asia le temperature sono decisamente meno elevate.