Poco dopo le 6 della mattina di lunedì 18 luglio, ora italiana (in Messico erano le 23 di domenica 17) l’uragano Emily ha toccato terra nella parte orientale della penisola dello Yucatan nella cosiddetta Costa Maya (dove si trovano le strutture turistiche dei centri balneari di Cozumel, Playa del Carmen e Tulum), un centinaio di chilometri a sud di Cancun. L’uragano ha toccato terra come categoria 4 della scala Saffir-Simpson, con venti fino a 215 km all’ora e raffiche a 260 km/h. L’impatto con la terraferma ha però rallentato la furia dell’uragano. Infatti il Centro nazionale americano degli uragani (NHC) di Miami ha declassato rapidamente Emily a categoria 3 ed alle 15 GMT di lunedì 18 esso era sceso ancora alla categoria 2, con venti sostenuti fino a 85 nodi, centrato a 21,8°N 89,6°W, nella regione di Merida. Alle 18.15 GMT, come mostra l’immagine satellitare, l’occhio di Emily era già nuovamente sul mare.
Dopo l’attraversamento della non vasta penisola dello Yucatan, Emily dovrebbe riacquistare potenza sopra le acque calde del Golfo del Messico. Alle 12 GMT di martedì 19 luglio esso dovrebbe essere centrato a 23,9°N 94,4°W, con venti sostenuti fino a 95 nodi (ancora categoria 2), ma alle 0 GMT di mercoledì 20 esso, centrato a 24,5°N 96,8°W, ormai nei pressi della costa dello stato messicano di Tamaulipas, qualche centinaio di chilometri a sud del confine con il Texas, dovrebbe ritornare a categoria 3, con venti sostenuti fino a 100 nodi. Martedì sera, ora locale (ovvero mercoledì mattina ora italiana), Emily dovrebbe toccare terra, poco a nord delle città di Tampico e Ciudad Madero. Questo “landfall” causerà un rapido indebolimento di Emily e alle 12 GMT di mercoledì esso dovrebbe essere centrato a 25,0°N 99,2°W, già declassato a tempesta tropicale, con vento sostenuto non superiore a 50 nodi.
L’aeroporto internazionale di Cancun è stato chiuso verso le 17.00 ora locale di domenica (mezzanotte in Italia). Più di mille persone, in fila ai check-in, sono state costrette a raggiungere gli altri 10.000 turisti evacuati da hotel e da villaggi e trasportati in rifugi più sicuri come scuole e palestre. 57.600 gli evacuati nella Costa Maya che hanno trovato rifugio nei centri appositamente allestiti dalle autorità in scuole e sale da ballo.
La compagnia petroliferia messicana ha annunciato che due suoi piloti sono deceduti quando l’elicottero sul quale viaggiavano si è schiantato su una piattaforma petrolifera a causa dei forti venti di Emily mentre stavano cercando di portare in salvo i lavoratori. Le compagnie petrolifere che operano nella zona stanno cercando di evacuare 15 mila persone che lavorano sulle piattaforme off-shore, dove il lavoro è stato sospeso, con una diminuzione di produzione di 480 mila barili di petrolio al giorno. Nello Yucatan Emily è il peggior uragano dal settembre 1988, quando Gilbert fece 327 vittime tra Messico e Caraibi. L’ultimo uragano a colpire lo Yucatan fu Roxanne nel 1995
L’uragano, prima di raggiungere lo Yucatan, ha già provocato la morte di sei persone in Giamaica.