Ottobre “Africano”:
forse non ovunque, ma dovendo stilare un bilancio provvisorio dell’andamento mensile emergerebbe un dominio anticiclonico estenuante. I tentativi d’esautoraggio realizzati dall’Atlantico hanno avuto effetti soltanto su alcune regioni. E’ vero anche che i successi ottenuti hanno messo in risalto una delle peculiarità emerse nel corso dell’ultimo decennio: l’estremizzazione climatica. Che sia colpa nostra, o del clima, quel che è certo è che la frequenza alluvionale è cresciuta esponenzialmente.
L’ultimo sussulto?:
Abbiamo scelto il quesito, non l’affermazione, perché il futuro non si può prevedere. Non possiamo dirvi, fin d’ora, se l’Alta Africana ci lascerà definitivamente. Possiamo soltanto anticiparvi che alcuni elementi che hanno causato i frequenti assalti stanno mutando. D’altronde è naturale, stiamo entrando nel cuore dell’Autunno e la strada che conduce all’Inverno sta per lasciare le irte salite. Ciò detto, il fine settimana avrà il marchio inconfondibile dell’Alta Africana. Inconfondibile perché le temperature si manterranno ben oltre le medie stagionali, altrimenti quelle nubi che copriranno i cieli su alcune regioni avrebbero tratto in inganno molte persone. Nebbie e foschie, per comprenderci, sono il frutto delle stasi anticicloniche che si realizzano soprattutto in questo periodo dell’anno.
Caldo anomalo:
la distinzione tra caldo e mite va fatta anche stavolta, perché al di là dell’anomalia termica possente – stiamo parlando anche di 8-10°C in più rispetto alle medie stagionali – nelle regioni che dovranno vedersela con nebbie e nubi basse la colonnina di mercurio si manterrà entro certi limit. Altro elemento che va considerato è l’umidità alle stelle, che di certo acuirà la sensazione termica. Confermiamo il caldo al Sud Italia e nelle Isole Maggiori, dove probabilmente si sfioreranno nuovamente i 30°C (le temperature percepite potrebbero essere superiori).
Svolta Atlantica:
giusto definirla tale, “svolta” appunto, perché dall’analisi comparata dei vari modelli matematici di previsione emerge un quadro tale da confermare un’accelerazione autunnale risolutiva. L’Atlantico, colle sue grandi depressioni, prenderà possesso di quella parte d’Oceano compresa tra l’Islanda e il Regno Unito, convogliando impulsi perturbati in serie fin sul Mediterraneo. Una configurazione, da confermare, tipicamente autunnale e che dovrebbe intervenire fin dai primi giorni di Novembre.
Le possibili varianti:
al momento l’unica soluzione alternativa sembra essere quella di una maggiore meridianizzazione dell’impianto circolatorio, il ché si tradurrebbe nelle prime vere incursioni artiche. Ipotesi vagliata da alcuni modelli, pur non in tutte le emissioni, e che pertanto deve essere presa in considerazione. Molto dipenderà, badate bene, dal posizionamento dell’Alta delle Azzorre e dall’eventuale riassorbimento di quell’anomalia termica delle acque superficiali oceaniche a ridosso dell’asse iberico-marocchino.
Focus: evoluzione sino al 07 novembre 2013
Come detto ci aspetta un fine settimana all’insegno del tempo stabile, localmente mite o addirittura caldo. Stabilità sinonimo di sole nelle regioni centro meridionali e insulari, mentre il nord dovrà sopportare riduzioni della visibilità spesso persistenti a causa di nebbie e banchi di nubi basse. Domenica potrebbero affacciarsi, a cominciare dalle Alpi occidentali, i primi cenni di cambiamento indotti dall’avvicinamento di una saccatura atlantica.
Saccatura che dopo aver raggiunto la Penisola Iberica, verrà agganciata dal flusso zonale e spinta verso est. A quel punto dovrebbe penetrare sul nostro Paese determinando un peggioramento a cominciare dalle regioni di ponente. Peggioramento che, molto probabilmente, si estenderà gradualmente alle rimanenti regioni dando luogo ad un Ponte di Ogni Santi all’insegna dell’instabilità. Si aprirebbe quella “crisi” barica di cui s’è discusso pocanzi e che sembra avere tutta l’intenzione di consegnarci il vero autunno.
Evoluzione sino al 12 novembre 2013
Tra la prima settimana e la metà di Novembre potrebbe realizzarsi anche la prima incursione Artica, determinata presumibilmente da un consolidamento dell’Alta delle Azzorre a ridosso della Penisola Iberica.
In conclusione.
Ottobre volge al termine e certo non verrà ricordato come un mese dalle caratteristiche autunnali. Tutt’altro, probabilmente molti lo ricorderanno per le sembianze tardo estive che ha assunto fin troppo spesso.