Si aggrava di giorno in giorno il bilancio del tragico terremoto che investito l’Ecuador sabato scorso. Ricordiamo che il sisma, di magnitudo 7.8, si è verificato nella parte nord-occidentale del paese ad una distanza di 25 chilometri dalla città di Muisne (mercoledì c’è stata anche uno scossa di assestamento di magnitudo 6.1). Al momento si parla di 570 vittime, circa 7 mila feriti e 163 dispersi.
Nel frattempo sono iniziate le stime dei danni economici. Sarebbero più di 800 gli edifici crollati e la ricostruzione costerà fino a 3 miliardi di dollari. Si tratta di un importo enorme, circa il 13 per cento del PIL dell’Ecuador. Drastiche le misure che si stanno adottando: subito un aumento del 2% dell’IVA e l’introduzione di una tassa globale del 3 per cento. Inoltre, ogni cittadino che ha un reddito superiori a $1.000 al mese dovrà dare un contributo economico per la ricostruzione del paese. Il governo sta valutando la possibilità di emettere bond o titoli del Tesoro per finanziare la ricostruzione.