La situazione prospettata dal modello inglese disegna alcune novità nella circolazione atmosferica del continente europeo.
Infatti da una situazione di partenza simile alle precedenti, si arriva poi ad una svolta tutta da valutare specie per il bacino del Mediterraneo.
Ma andiamo per gradi: le carte in questione ci propongono per il week-end un clichè già visto e cioè una rimonta in pieno oceano e verso nord dell’alta azzorriana, favorendo così la discesa di una saccatura nascente dal Vortice Polare, che a causa della presenza di un’alta pressione di matrice russo-siberiana sempre più invasiva verso ovest, vedrà come unica via di penetrazione verso sud, il Regno Unito e la penisola iberica, unico punto debole dell’area continentale.
Ma la forza sempre maggiore dell’anticiclone russo e la presenza sempre costante dell’alta oceanica, stringeranno come in una morsa senza scampo il canale di saccatura formatosi sul lato occidentale europeo, rendendo vano ogni tentativo del Vortice Polare di mettere radici profonde e proficue verso sud, ma lasciando che gradualmente prenda forma proprio sulla penisola iberica una depressione latente a cut-off che sarà la spina del fianco della situazione futura.
A questo punto il Vortice Polare vistosi chiusa ogni via sul continente tenderà ad affondare in pieno oceano le sue depressioni, ma anche qui troverà pane per i suoi denti, stretto nella morsa dell’alta atlantica che sotto la pressione delle spinte cicloniche nordatlantiche tenderà sempre più a ritirarsi verso sudovest, ma tenacemente impedendo un approfondimento depressionario verso meridione, mentre dal Canada, verrà data manforte al progetto di non espansione meridiana del Vortice Polare da figura altopressoria in distensione verso levante.
Ad est intanto si sarà fatta forte l’alta russa che gradualmente ma tenacemente porterà i suoi massimi sempre più ad ovest e fin verso la penisola scandinava, estendendosi a sud così da abbracciare il bacino orientale del Mediterraneo.
La presenza di cut-off afro-iberico sul bacino occidentale del mare nostrum porterà alla confluenza graduale e sempre maggiore di aria mite mediterranea con aria di estrazione continentale fredda, con un escalation fenomenologia da valutare, che dal sud italiano tenderà a coinvolgere anche il centro.
Si passerà gradualmente ad una situazione di estrema variabilità a tratti perturbata al centro sud, ma in un primo momento, con la discesa della saccatura ad ovest del continente verrà interessato da nuvole e precipitazioni seppur non rilevanti anche il nostro settentrione, particolarmente nella giornata di lunedì, prima che la saccatura vada in cut-off sotto la spinta dei due anticicloni europei che realizzeranno un ponte capace di chiudere ogni alimentazione a questa nascente configurazione favorevole alle precipitazioni per il nostro nord assetato.
La situazione comunque appare delicata, in bilico tra equilibri difficili da valutare a così lungo termine e passibili di aggiustamenti anche rilevanti.
Preferiamo quindi prendere questa linea di tendenza con le dovute precauzioni del caso, tenendone in dovuto conto, ma anche non perdendo di vista il fatto che si tratta di previsioni a medio-lungo termine, passibili quindi di una percentuale di accadimento non molto alta.