Diciamo, attraverso un percorso a ritroso ed inerente la presente stagione, che essa si è comportata nella maniera più regolare che si possa immaginare. Non vi sono state delle “pesanti” bolle termiche persistenti, che avrebbero potuto farci ripensare ad un “remake” del 2003; ma solo delle fluttuazione molto regolari dell’onda di matrice “afro-mediterranea”.
Certo in questi ultimi giorni si sono registrati dei valori termici molto elevati, in alcuni casi oltre la soglia dei 40° C, ma questa non deve essere considerata come “anomalia”, solo e più semplicemente: “comportamento regolare di decine e decine di passate edizioni estive”.
Il “tassello” atmosferico si è perfettamente incastonato ed ha evidenziato che il periodo più caldo sembra voler coincidere con quello che il calendario solitamente indica (fine luglio inizi di agosto).
L’evoluzione proposta dal modello sopra citato sembra volerci suggerire un periodo in controtendenza, non lo definirei come “crisi profonda”, nel quale un cavo d’onda nord atlantico sembra spingersi in direzione del Mediterraneo centro orientale.
E’ teoricamente, una configurazione “nuova”, dall’inizio della bella stagione ad oggi, ma non può essere considerata come “anomala”. Certamente assisteremo ad un brusco caldo delle temperature , già a partire da lunedì, dal settore settentrionale e, via via, sul resto della Penisola. Una fase in cui non mancheranno le prime manifestazioni temporalesche anche di forte intensità dovute a contrasto (aria più fredda che si apre un varco su quella più calda preesistente); il tutto in un trend che vuole indicare il “naturale” percorso della natura atmosferica.
Non credo che vi sia nulla da temere, il ridimensionamento termico spesso si prospetta come marcato durante la piena “maturità” estiva, ma non preclude in alcun caso un ristabilirsi di condizioni atmosferiche ancora calde ed anticloniche.
Abbiamo spesso sottolineato, in questo spazio editorialista, che la presente estate, con ottime probabilità, “morirà” in maniera molto naturale e che “le aggressioni fredde” sono e rispettano la regolarità di un qualsiasi semestre caldo.
In effetti, la carta proposta, già indica, nella sua scadenza temporale molto lunga, come dopo questa ansa ciclonica, vi sia un possibile spostamento dell’asse altopressorio (HP Azzorre) in direzione del Mediterraneo centro settentrionale e con possibilità di buona e successiva affermazione sul resto della Penisola.
Tuttavia, sembra quasi reale, poter dichiarare che la presente avvezione calda (torrida) sia l’ultima, o perlomeno una delle ultime, di questa estate.
Il flusso delle correnti a 500 hpa, insieme ai “nastri trasportatori della natura” (JS), sembrano voler dare più credito ad un più mite anticlone atlantico, per il futuro, che ad altre meno sgradevoli configurazioni.
Il prossimo mese, mese di agosto, probabilmente sarà quello “meno pesante termicamente, e molto più gradevole dei periodi trascorsi.