Siamo di nuovo commentare l’ennesimo scenario invernale, anche se la stagione primaverile aprirà i battenti da domani, dal punto di vista meteorologico.
In realtà, nulla ci fa pensare ad un avvio primaverile, anzi, sarà un susseguirsi di eventi che porteranno ad una nuova recrudescenza continentale fredda su tutta la penisola, dopo un’assai breve pausa tra giovedì e venerdì.
Il tutto ad opera dei due soliti noti: l’alta oceanica ed il Vortice Polare, e come attore non protagonista, l’anticiclone russo, che farà si che le depressioni non sfocino verso levante, ma seguano una traiettoria oramai sperimentata, seppur ogni volta leggermente deviata ad est od ovest.
Nel caso in questione, l’alta azzorriana si spingerà di nuovo sui meridiani oceanici, portando i suoi massimi tra Regno Unito ed Islanda, e favorendo così la discesa di un nuovo vortice depressionario che si infilerà dalla Francia verso il bacino occidentale del Mediterraneo, agganciando un cut-off presente sull’oceano marocchino, generando una vasta conca depressionaria.
Tale situazione non potrà che provocare un certo richiamo di correnti meridionali sulla nostra penisola, con rialzo termico al centro sud, e favorevoli condizioni per nevicate fino a basa quota al nord, mentre al centro la quota neve, inizialmente bassa, tenderà ad un rialzo moderato, maggiore sarà l’aumento al sud, dove nevicherà solo in montagna.
Ma l’evoluzione ci porterà successivamente a fare i conti con, guarda caso, un clichè già provato: la depressione tenderà rapidamente a traslare verso il nostro sud, l’alta russa prenderà posizioni favorevoli al progresso verso ovest di aria continentale pronta ad alimentare il vortice depresssionario, quindi nuova rotazione dei venti dai quadranti nordorientali e deciso calo termico anche al centro sud con la neve che la farà da padrona nuovamente su buona parte del paese.
Bisogna anche evidenziare che l’alta russa tenderà sempre più a migrare verso nord, sotto la spinta di un nucleo gelido depressionario che dalla siberia tenderà ad avanzare con moto retrogrado verso ovest, aiutando l’afflusso continentale a penertrare più franco sul continente.
La depressione mediterranea sul finire della settimana ed inizio della prossima si troverà così posizionata sui Balcani, con aria assai fredda in diretto contatto con il nostro paese, specie le aree adriatiche, maltempo che dal nord, migrerà verso il centro sud, lasciando un tempo discreto sulle nostre regioni settentrionali, ma con un clima rigido, mentre le regioni centro meridionali faranno i conti con freddo e neve.
Da notare che sulla scandinavia tenderà a formarsi un ponte anticiclonico tra l’alta oceanica ben distesa sui meridiani e quella artico-russa in forte posizione tra polo e Russia settentrionale.
Una miscela glaciale per il continente, che vive e vivrà ancora una lunga fase invernale senza soste, con la primavera ancora lontana e difficilmente pensabile.
Il modello inglese traccia una situazione assai decisa verso il freddo perdurante, mentre altri centri previsionali, seppur in un contesto simile, delineano una situazione diversa.
Lasciamo allora che nuove emissioni portino a concordi pareri, e teniamoci aggiornati attraverso le future rubriche del Meteogiornale, attendendo una primavera che alla luce dei fatti non c’è.