La giornata di domani (1°Marzo) proporrà l’esordio della stagione primaverile, secondo quelli che sono i canoni stabiliti dal calendario meteorologico. La fase invernale, che ha contraddistinto la seconda parte del mese di Febbraio, si è oramai conclusa e le condizioni climatiche sono divenute decisamente meno rigide, preparandosi ad accogliere l’ingresso della primavera. Come sappiamo, la stagione di transizione presenta non di rado degli episodi spiccatamente invernali e di questo ne avremo già una piena dimostrazione nel corso della settimana che sta per iniziare, come descriveremo nel corso dell’articolo.
Il campo anticiclonico, che si è appena insediato sul cuore del Mediterraneo, leverà presto le tende a causa d’infiltrazioni sud/occidentali collegate all’inserimento di una modesta saccatura di matrice oceanica, attualmente posizionata sulla Penisola Iberica. Si avrà così il ritorno di una circolazione mediamente zonale atlantica, capace di convogliare una serie di sistemi nuvolosi che spodesteranno il promontorio anticiclonico, confinandolo verso il Mediterraneo Orientale.
La porzione oceanica dell’Alta Pressione delle Azzorre tenderà nel contempo ad arretrare verso ovest concedendo spazio alle incursioni del flusso perturbato atlantico in campo europeo, ma saranno proprio i movimenti della struttura anticiclonica ad essere determinanti sulle successive prospettive evolutive della prossima settimana. Fra Martedì e Mercoledì l’Alta Pressione atlantica tenderà infatti a distendersi nuovamente verso nord, costringendo il profondo centro depressionario del Vortice d’Islanda a sprofondare in direzione dell’Europa Sud-Occidentale e del Mediterraneo Centro-Occidentale.
Nella fase centrale della settimana la profonda saccatura ciclonica tenderà ad incunearsi ancor più verso il Mediterraneo e a coinvolgere anche il nostro Paese, con la formazione di un minimo barico secondario fra il Golfo del Leone ed il Mar Ligure. Lo sprofondamento verso le Isole Britanniche del nucleo freddo della struttura vorticosa spingerà masse d’aria fredde d’estrazione artica-marittima verso gran parte dell’Europa Occidentale. Venerdì si intensificherà ulteriormente il maltempo sul cuore del Mediterraneo e pertanto su tutta l’Italia, a causa del posizionamento di un profondissimo minimo da 980 hPa fra Corsica e Mar Ligure.
Se queste proiezione trovassero realizzazione, si tratterebbe di una situazione di maltempo davvero di enorme rilevanza, senza peraltro trascurare l’ingresso d’aria piuttosto fredda soprattutto alle altezze superiori dell’atmosfera, linfa vitale per esaltare l’instabilità atmosferica. L’irruzione di correnti fredde d’estrazione artica-marittima colpirà in misura maggiore la Penisola Iberica e la Francia.
In base alle ultime emissioni del modello di Reading, le condizioni cicloniche di maltempo tenderebbero a protrarsi per l’intera settimana, ma con probabili ripercussioni anche per i primi giorni della settimana successiva (9-10 Marzo), in quanto la saccatura tarderebbe non poco a traslare verso levante, mentre l’Alta Pressione oceanica giungerà solo a lambire i paesi europei occidentali, senza riuscire ad espandersi con decisione verso la parte centrale del Mediterraneo.