L’emissione odierna, suffragata da una linea tendenziale tenuta da giorni, evidenzia un cedimento anticiclonico in area mediterranea a causa delle depressioni in avvicinamento dall’Oceano Atlantico con conseguente abbassamento del flusso polare che andrà a disporsi su latitudini mediterranee.
Analisi breve e medio termine
Nella proiezione a 72 ore, ossia riferita alla giornata di Domenica, viene evidenziato un forte cedimento barico in area britannica con un minimo al suolo vigoroso stimato prossimo a 970hPa e un rafforzamento anticiclonico in area siberiana. L’alta delle Azzorre in arretramento dall’area mediterranea, avrà un rinforzo in direzione meridiana andando ad aprire un corridoio di correnti marittime polari verso L’Europa mediterranea. Lo schema in quota evidenzia il nucleo depressionario freddo alla quota geopotenziale di 500hPa in transito sull’Italia e un nuovo fronte freddo con conseguemente cedimento barico tale da portare la 540DAM in 24 ore dalla Francia fino al centro Italia nella giornata di Lunedì. Lunedì una figura di bassa pressione sul centro Europa fungerà da motore per l’ingresso delle correnti polari direttamente dal golfo del Leone e dalla porta del Rodano. In questa fase L’Italia appare interessata da un’altra figura depressionaria sull’Adriatico sia in quota che al suolo.
Questa fase sembra poter dare una fase di maltempo con caratteristiche invernali su buona parte del nostro territorio.
L’asse depressionario sembra poter insistere anche per martedì sul nostro territorio mentre in area Europea l’alta delle Azzorre, in espansione verso le Isole britanniche, sembra poter nuovamente essere contrastata da un nuovo vortice in arrivo dall’Atlantico settentrionale. Rimane stabile invece la figura di alta pressione sulla Russia.
Analisi medio lungo termine
Interessante da mercoledì vedere come al suolo l’asse dell’alta delle Azzorre tenda a disporsi obliquamente verso nordest, mentre in quota il profondo cavo d’onda depressionario continua ad interessare l’Europa dal Mediterraneo fino ai paesi scandinavi. Questi movimenti sembrano determinati da un nuovo forte rinvigorimento della depressione nord atlantica che, presente sulla Groenlandia, determina una forte fase di zonalità occidentale, destinata però stavolta ad interessare l’Europa settentrionale. La circolazione generale sempre a grazie all’espansione dell’alta pressione verso il nordest europeo, determinerà una circolazione atmosferica contrapposta con flusso oceanico occidentale dall’Atlantico verso il nordovest europeo, mentre una depressione in area balcanica determinerà un flusso di correnti orientali dalla Russia verso il Mediterraneo orientale.
Rimane proprio questo il punto da cui riuscire a capire la possibile tendenza atmosferica che ci potrà interessare da Venerdì 14 dicembre in poi. L’Italia rimane in una sorta di zona neutra, interessata per quel che riguarda le zone adriatiche e il Sud da una circolazione prevalente orientale, mentre le perturbazioni atlantiche verranno deviate verso il Nord Europa.
Il modello nel lungo termine vede prevalere il flusso atlantico, con quindi spostamento ed isolamento di una cella di alta pressione fra la Scandinavia e buona parte dell’Europa, e conseguente regime di alta pressione sull’Italia e interruzione degli afflussi di aria continentale da est.
Su questi ultimi aspetti bisogna aspettare i prossimi aggiornamenti per verificare se ci saranno sorprese oppure se per avere un inverno freddo con caratteristiche continentali bisognerà ancora attendere.