Si chiude mestamente febbraio dopo un periodo caratterizzato da staticità anticiclonica ma da oggi l’evoluzione del tempo appare a tinte più vivaci, con fasi che come vedremo, ECMWF ipotizza essere caratterizzate da un estremo dinamismo e nel lungo termine da una fase zonale atlantica che potrebbe interessare parte della penisola.
Analisi breve termine
La fase interessata comprende le giornate di oggi, domani e lunedì, caratterizzate dall’ingresso di correnti intense da nord, nordovest. Dopo un periodo statico, entra in scena l’alta pressione delle Azzorre, ma per ora in pieno Atlantico. Sul bordo orientale un forte afflusso di correnti fredde scendono da nord verso sud andando ad interessare parte della penisola. La traiettoria è tale da provocare una fenomenologia tipica alpina da venti di caduta, con quindi compressione e riscaldamento della massa d’aria. La tendenza quindi è di una forte ventilazione in progressiva intensificazione su tutto il territorio. La massa d’aria in arrivo da nordovest ha pure una componente umida mite trasportata dall’oceano dall’alta delle Azzorre. Domenica il tempo potrebbe essere sereno su gran parte del territorio con nubi solo sulle coste tirreniche e temperature primaverili. Come vedremo in seguito la primavera parte mite e serena ma poi ci mostrerà il suo volto turbolento.
Analisi medio termine
La fase che analizzeremo con dettaglio sarà quella che si aprirà dalla fine di lunedì quando un nucleo di aria fredda di origine polare marittima investirà il Mediterraneo determinando la fine di un periodo mite e stabile ed iniziando una fase dai connotati più invernali che primaverili. La causa è dovuta all’avvicinarsi di una perturbazione dal nord Europa che verrà catapultata verso sud dall’elevazione in pieno Atlantico dell’alta pressione delle Azzorre. Questa con i suoi massimi di pressione alla longitudine 20°W all’altezza delle isole britanniche determinerà una temporanea fase di blocco di circolazione occidentale con conseguente fase nelle mani della depressione nord europea che convoglierà a più riprese masse di aria fredde verso sud.
Lunedì un sistema prefrontale si avvicinerà alla penisola a precedere il fronte freddo che entrerà veemente ad ovest di essa.
Ci sarà quindi un progressivo calo termico e barico a tutte le quote con la massa di aria fredda che sfonderà al nord già martedì andando a portare i primi fenomeni intensi.
La proiezione odierna di Reading analizzata ci dà una fase inizialmente a carattere temporalesco con fenomeni in sfondamento da nord verso sud. Il minimo scavato al suolo per mercoledì sul Mar Ligure ci indica una fase non di breve durata con maltempo e forte ventilazione in propagazione da nord verso sud. I primi temporali potranno avere caratteristiche grandinigene. Mercoledì potrebbe esserci la rotazione delle correnti con ingresso dell’aria fredda anche da nordest e possibile neve a quote medio basse sull’arco alpino orientale e sull’Appennino Tosco Emiliano.
Nella giornata di Giovedì 6 marzo la situazione al suolo è di graduale miglioramento con innalzamento della pressione atmosferica determinato dall’alta delle Azzorre mentre in quota permane il cavo d’onda depressionario esteso dal nordest Europa fino al nord Africa. Situazione sempre in evoluzione dinamica su scala europea con depressione in pieno Atlantico in estensione verso le isole Azzorre.
Analisi lungo termine
Una situazione complessa come quella evidenziata crea difficoltà nell’indicare una tendenza a lungo termine. Concentrandoci unicamente sull’emissione odierna di ECMWF viene mostrata la rimonta dell’alta delle Azzorre verso il centro Europa. Il sud Italia sarà ancora alle prese con la depressione figlia dell’irruzione fredda con fase fredda insistente. Dal nord Atlantico una serie di depressioni fra Canada e Groenlandia sembrano poter determinare una forte accelerazione delle correnti zonali con quindi abbassamento di latitudine delle westerlies e perturbazioni atlantiche a puntare l’Europa con probabile interessamento anche di parte del Mediterraneo. Da una fase di blocco della circolazione si dovrebbe arrivare al prossimo weekend con un’intensificazione delle correnti occidentali ed a un ingresso di corpi nuvolosi e fronti dall’Atlantico.
Questa fase dinamica più consona ai canoni di un tempo primaverile dovrebbe portare quindi una fase di tempo instabile con alternanza di rasserenamenti e annuvolamenti con precipitazioni.