La circolazione in media e alta troposfera è segnata, in tutto l’emisfero boreale, da profonde onde emisferiche risonanti deputate a riequilibrare il disavanzo energetico che ogni giorno si manifesta tra i Poli e la fascia equatoriale del nostro Pianeta. La primavera, stagione di transizione e per definizione foriera di forti contrasti, vede l’alternarsi sulla nostra penisola di circolazioni atmosferiche opposte: da una parte il Getto Sub Tropicale che sta facendosi strada verso latitudini più settentrionali, dall’altra frequenti rotture del Vortice Polare non più in grado di apportare una zonalità spinta come, tipicamente, avviene in pieno inverno.
In quest’ ottica, nella giornata di mercoledì, si pone una notevole anomalia barica positiva in pieno Atlantico settentrionale: un promontorio anticiclonico si spinge fino alla Groenlandia centrale accompagnato da un’alta pressione al suolo che raggiunge il Polo. Questa imponente figura di blocco determina, sul vicino Atlantico e sull’Europa nord occidentale, una decisa rottura del Vortice Polare con un’imponente onda di Rossby. Tale situazione verrà esaltata nei giorni seguenti con pulsazioni dinamiche della Corrente a Getto via via più marcante. A seguito di ciò le onde emisferiche andranno progressivamente scavandosi e allungandosi nel senso dei meridiani raggiungendo lunghezze tali per cui il loro incedere verso occidentale sarà piuttosto lento, situazione tipica degli anticicloni di blocco.
Contemporaneamente il Getto Sub Tropicale, sempre nella giornata di mercoledì, vedrà anch’esso delle ondulazioni sebbene meno marcate. La causa è una goccia d’aria fredda al largo delle coste Marocchine che determina delle brevi ondulazioni risonanti che andranno smorzandosi sul comparto Mediterraneo. In particolare la penisola Iberica sarà sede di un’avvezione di vorticità negativa stabilizzante mentre una modesta saccatura coinvolgerà il Mediterraneo centro occidentale e segnatamente il basso Tirreno, il Canale di Sicilia e il Mar Ionio.
L’Italia centro settentrionale, invece, si troverà in un cavo d’onda poiché nessuna delle due circolazioni fondamentali sarà in grado di interessare suddette zone. Ma come visto in precedenza, a partire da giovedì, la profonda saccatura colma d’aria fredda si spingerà decisa verso l’Europa occidentale generando un crollo verticale dei geopotenziali. Il promontorio anticiclonico sulla penisola Iberica verrà ricacciato verso sud e l’interazione tra Getto Polare e Sub Tropicale genererà veloci correnti sud occidentali che interesseranno progressivamente tutta l’Italia a partire dal nord ovest.
La colata di aria artica marittima pilotata al suolo dall’Anticiclone delle Azzorre, disposto lungo i meridiani in posizione anomala come abbia già visto, e da una profonda depressione sul Mare del Nord avrà come obiettivo la Spagna mentre l’Italia sarà interessata da calde ed umide correnti sud occidentali richiamate dalla depressione stessa in spostamento verso levante.
Già da mercoledì, ma in maniera maggiore da giovedì, assisteremo ad un rialzo termico che vedrà il suo apice venerdì quando i contrasti tra le masse d’aria di diversa natura, soprattutto termica, determineranno una ciclogenesi Tirrena. Da sabato, invece, il graduale ritorno alla zonalità atlantica e l’incedere verso oriente della saccatura, determineranno una vasta zona altopressoria sull’Europa occidentale che influenzerà positivamente il tempo sull’Italia settentrionale a partire dalle regioni occidentali con un calo termico.
Guardando il tempo più in dettaglio mercoledì ci attendiamo delle piogge sulla Sicilia e sulla Calabria con dei possibili rovesci di natura convettiva anche nelle zone interne appenniniche. A partire da giovedì pomeriggio, invece, arriverà un più deciso peggioramento del tempo con precipitazioni estese e persistenti che interesseranno tutta l’Italia nel loro spostamento da nord ovest a sud est. Come detto, da sabato, generale miglioramento che partirà da Piemonte e Valle d’Aosta per poi estendersi, nella giornata di domenica, al resto della penisola.