Tralasciando l’evoluzione del tempo del resto di questa settimana, concentriamo la nostra analisi sul prossimo fine settimana, che potrebbe vedere una situazione molto complessa.
L’Anticiclone delle Azzorre sembra privo di quel vigore che lo contraddistingue in occasione delle maggiori irruzioni di aria fredda, tuttavia, la possenza della depressione polare controbilancia questa debolezza e con grande vigore influenzerà il tempo dell’Europa per svariati giorni.
Nel prossimo fine settimana, però, notiamo che il modello matematico di Reading indica che il grande vortice polare attivo sull’Europa, tenderà a diminuire la sua intensità a tutte le quote: lo vediamo nella carta che alleghiamo qui sotto.
L’arrivo dell’aria fredda dovrebbe favorire lo sviluppo di un’area di Bassa Pressione al suolo sull’Italia, con correnti di Bora sull’Italia settentrionale e di Libeccio sul Centro Sud.
La carta di previsione per la giornata di lunedì mostra che per effetto dell’intrusione di aria fredda, il piccolo vortice in formazione alla quota di 500 hPa per domenica sul Nord Italia, si porterà sulla Sardegna. Qui, con moto retrogrado si isolerà un minimo di Bassa Pressione al suolo.
La carta ben ci illustra che l’Anticiclone delle Azzorre si espanderà verso la Russia europea, favorendo un richiamo di aria fredda continentale verso sud ovest, ovvero il Mediterraneo centro occidentale.
La mappa della temperatura a 850 hPa prevista per domenica 18 gennaio è eloquente: una notevole irruzione di aria artica marittima si metterà in moto dal Mare di Norvegia verso il Mare del Nord, la Francia e l’ovest della Germania, per scendere verso la Valle del Rodano, le Baleari e l’Algeria.
Correnti fredde, ma non gelide, affluiranno verso l’Italia del Nord, mentre un flusso di correnti relativamente miti, investirà il Sud Italia e la Sicilia.
Nel frattempo, una massa di aria moderatamente fredda continentale affluirà verso la Russia occidentale e buona parte della Scandinavia orientale, per portarsi a ridosso della regione alpina.
Nella seconda carta di previsione della temperatura a 850 hPa vediamo che la massa d’aria fredda sulla Russia settentrionale tenderà a raffreddarsi, pur non raggiungendo valori anomali (circa -15°C). Il flusso di aria artica che avevamo visto nella giornata di domenica sul Mare del Nord sarà respinto verso Nord Est dall’incombere di forti correnti da Sud Ovest decisamente più miti.
Nel frattempo l’irruzione di aria fredda sull’Europa tenderà ad intensificarsi, in particolare sull’Europa centrale, quella carpatico danubiana, buona parte dell’Italia del Nord, il Sud della Francia e la Spagna nord orientale.
Correnti miti, richiamate dalla depressione sulla Sardegna si attiveranno verso il Sud Italia e marginalmente il Centro. Si intensificherà il freddo sull’Algeria, con un’isoterma di -4°C che si porterà dalle coste fin sull’entroterra.
Dalla proiezione non vediamo l’arrivo diretto sull’Italia di correnti fredde, ma l’evoluzione successiva, fa ritenere probabile che la lenta evoluzione della depressione attiva sulla Sardegna, farà affluire direttamente sull’Italia masse d’aria fredda continentale.
L’analisi a lungo termine (giovedì 22 gennaio) evidenzia la fine, perlomeno in questa fase, dell’irruzione di aria artica verso l’Europa. In Italia stazionerà un vortice chiuso in quota con relativo minimo barico al suolo che nel frattempo avrà richiamato masse d’aria fredda sul Nord Italia, il Centro e la Sardegna.