I dati disponibili non sono molti, ma tutti tendono a proporre un peggioramento del tempo a partire da domenica sera nelle regioni del Nord, che gradualmente si propagherà verso sud tra lunedì e martedì.
L’evoluzione indicata da ECMWF è da confermare, tuttavia appare piuttosto rilevante commentarla.
Ci troviamo di fronte a quello che appare il presagio di una rottura estiva.
Il termine “rottura dell’estate”, mi sia consentito, diviene opportuno se saranno confermate le proiezioni dei modelli matematici disponibili stamattina: non è solo ECMWF ad indicare il peggioramento.
Secondo Reading, nel corso dei primi giorni della prossima settimana, una goccia d’aria fredda raggiungerà dapprima la Germania, poi slitterà verso l’Italia concentrando maggiore intensità nel bacino centrale del Mediterraneo, tra Sardegna basso Tirreno e in prospettiva il Sud Italia.
Una previsione che se confermata “romperebbe” l’equilibrio bel tempo che si è instaurato, dopo fai meteorologiche incerte.
Dall’analisi delle mappe di vorticità in quota, così dei geopotenziali, non si evince il realizzarsi di una fase di maltempo, ma di marcata instabilità atmosferica.
Vorrei anche far notare il deciso abbassamento della temperatura in quota anche sotto i valori medi. Giungeranno il Maestrale in Sardegna e la Bora sull’Alto Adriatico.