Quando in Italia sarà quasi l’alba del giorno di Santo Stefano, alle ore 4:43 si realizzerà un’eclissi solare completa, ma di tipo anulare. Quella del 26 dicembre sarà l’ultima eclissi dell’anno, ma anche il terz’ultimo evento astronomico del periodo fino a tutto il 2020.
Il fenomeno durerà all’incirca 3 minuti e 40 secondi e risulterà caratterizzato da un particolare “anello di fuoco”, spiegato dalla distanza del nostro satellite. Nell’eclissi anulare, la Luna è nel punto più lontano della sua orbita e il cono d’ombra che genera non arriva fino alla superficie terrestre.
Questo processo si verifica poichè il diametro angolare del disco della Luna si mantiene minore di quello solare. In sostanza durante il breve lasso temporale dell’eclissi anulare, la Luna apparirà piuttosto piccola in cielo dato che coprirà al massimo il 97% del Sole, nelle zone del mondo in cui sarà visibile perfettamente.
Da qui il nome di eclissi anulare. Purtroppo l’evento non sarà visibile in Italia e in Europa, mentre sarà visibile invece in Paesi come Australia, Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Oman, India, Sri Lanka, Singapore e Filippine. Secondo gli esperti la posizione migliore per godere al meglio dell’eclissi sarà la Penisola Arabica.
Gli appassionati di eclissi hanno eletto la località di Al-Hufuf come quella ideale, a circa due ore a nord-est dalla capitale saudita Riyadh, dove la Luna passerà davanti al Sole proprio all’alba. Se si volesse ammirare l’evento, ma al tramonto, ci si dovrebbe trovare nelle isole della Micronesia nell’Oceano Pacifico.
I rimanenti due eventi che seguiranno questa eclissi di fine 2019 saranno un’altra eclissi sempre di tipo lunare, prevista per il 21 giugno 2020, quando la Luna coprirà circa il 99% del Sole e sarà visibile in Congo, Sud Sudan, Etiopia, Eritrea, Yemen, Oman, Pakistan, India, Tibet, Taiwan e Guam.
Il 14 dicembre 2020, invece, è prevista la prossima eclissi totale. Questa risulterà visibile solo da Cile, Argentina e Kiribati. Quella ancora successiva tra un’altro anno ancora, il 4 dicembre 2021 e sarà ancora peggio perché visibile solo dall’Antartide.