Ecco l’inverno! Forti venti, nevicate da sfondamento, e temperature massime primaverili

Arriva l’atteso fronte freddo dalle latitudini Artiche e, come da copione, giungono anche intense folate di vento e nevicate da sfondamento sui crinali Alpini di confine.

Da giorni annunciato, dopo un veloce antipasto sul finire della settimana, ieri Venerdì 21 è arrivato in tutta fretta ed in pompa magna il generale inverno in regione.

Sin dalle prime ore del mattino il fronte di irruzione Artico si è addossato all’arco Alpino Settentrionale preceduto da aria Atlantica molto mite.

Le temperature, dopo le diffuse brinate mattutine hanno iniziato a salire la china molto velocemente per effetto di deboli venti di caduta. Nuvole cirriformi in transito da NW verso SE, hanno velato i cieli dell’intera regione, poi nel pomeriggio i primi cumuli addossati alla barriera Alpina hanno iniziato a tracimare verso i versanti Sud.

Sono così iniziate le prime nevicate da sfondamento sui crinali di confine, e a fine pomeriggio le precipitazioni hanno raggiunto anche i fondovalle con piogge deboli e folate di vento a tratti molto freddo e a tratti mite per effetto favonico, richiamati da una depressione sottovento orografico che in molte località ha raggiunto i 994 hpa.

A fine pomeriggio la depressione ha persino richiamato correnti da Sud determinando un insolito favonio Appenninico sulle provincie del Sud Piemonte. Le nuvole, con le annesse deboli precipitazioni in ingresso dai valichi Alpini, si sono spinte a fine pomeriggio fino alla pianura e, fenomeno altrettanto insolito, in alcune località del Biellese addirittura si sono visti numerosi lampi.

Il vento da NW ha raggiunto i picchi più alti nelle valli Olimpiche, in particolare sul Monte Fraiteve al Sestriere ha raggiunto i 100 kmh, picchi oltre i 50 kmh si sono avuti anche allo sbocco della Valle d’Aosta e nell’Ossola.
Forti raffiche di vento da N-NW-NE si sono avute in tarda serata e durante la notte appena trascorsa in tutta la regione. Gli ultimi episodi favonici in regione risalgono al primo marzo scorso, ma all’epoca si presentarono con forti raffiche calde che raggiunsero i 150 kmh.
Il vento di caduta si è presentato particolarmente forte anche in città a Torino ieri sera, causando numerosi disagi, a titolo precauzionale l’amministrazione comunale ha deciso per la giornata odierna di tenere chiusi i parchi cittadini a causa dell’elevato rischio della caduta di rami o alberi, alberi che sono caduti causando numerosi danni alle linee elettriche o telefoniche in Valle Susa.

Le precipitazioni a fine giornata hanno raggiunto i 10/20 mm nelle località Alpine di confine dell’Ossola, della Valsesia, del Biellese e del Torinese, 25 i mm caduti a Varzo in provincia di Verbania.

Questa mattina il vento si presentava attenuato a valle ma le temperature rimanevano elevate per effetto favonico in tutta la Pianura Padana.
Temperature invece davvero rigide nelle località di montagna già raggiunte dall’aria fredda artica con temperature minime di tutto rispetto: -28°C alla Capanna Margherita sul Monte Rosa, -14,8°C al Monte Fraiteve di Sestriere, -14,5°C a Macugnaga Monte Moro, -10°C a Ceresole Lago Agnel ma temperature negative si sono registrate anche in molte località di bassa montagna: una tra tutte -4,2°C ai 1500 metri del Monte Mottarone.

Insomma una bella sfuriata invernale in regione, e siamo solo all’inizio… Per i prossimi giorni i modelli di previsione, indicano la possibilità di avere altro vento, ancora tanto freddo e persino la neve a bassa quota ad inizio settimana, ci torneremo con i prossimi editoriali.

In tabella le località gestite da Arpa Piemonte con raffica massima e direzione prevalente e a fine giornata di ieri.

Tabella delle temperature massime di ieri condizionate dal foehn