Bye bye Artico, benvenuto Atlantico. I giorni coi giubbini autunnali, anche di giorno, volgono al termine. Le temperature cresceranno e si porteranno su valori più consoni alla norma stagionale. Forse varcheranno di qualche grado la media di inizio Ottobre, ma è ancora tutto da verificare. Perché più passano i giorni, più i Modelli disegnano scenari uggiosi. Un’incertezza dettata dalla forte contrapposizione barica a livello Europeo: da un lato la Depressione d’Islanda, dall’altro un blocco anticiclonico scandinavo.
Ieri abbiamo analizzato nei minimi dettagli eventuali effetti peninsulari, però rammenterete che sottolineammo la necessità di seguire l’evoluzione step by step. Le proiezioni a lungo termine indicavano un alto rischio africano, una delle più tipiche evoluzioni ottobrine che traghetterebbero l’Italia nelle grinfie della cosiddetta “ottobrata”. Oggi, o meglio, stamane i Centri di Calcolo rivedono un poco quegli scenari, smorzandone i toni. Ma che accadrà realmente? Difficile dirlo. Quel che possiamo affermare con una certa sicurezza è che nei prossimi giorni verremo lambiti da alcuni impulsi perturbati e le condizioni meteo risulteranno variabili, anche un po’ incerte.
E poi c’è l’avvio settimanale. Lunedì sembra profilarsi un più incisivo ingresso perturbato, che andrebbe a dipingere scenari prettamente autunnali in tutta Italia. Sembra infatti che dalla struttura ciclonica primaria possa staccarsi un nucleo secondario. Penetrerebbe sulle nostre regioni e si avrebbe un significativo peggioramento. Inizialmente sarebbero coinvolte le regioni Settentrionali e le Centrali tirreniche. Venti umidi meridionali innescherebbero piogge diffuse e localmente consistenti. In seguito, martedì, l’influenza potrebbe rivelarsi ancor più vivace ed il peggioramento acuirsi ulteriormente. Forti piogge andrebbero a bagnare il Nord Italia, intensi rovesci condizionerebbero gran parte della giornata su Toscana, Umbria, Lazio, Campania e in seguito anche i versanti tirrenici lucani e calabri. I venti si disporrebbe da Libeccio.
Tempo estremamente variabile e ventoso nelle due Isole, mentre sui versanti ionico e adriatico andrebbe un po’ meglio perché là le correnti, dopo aver incontrato l’Appennino, diverrebbero secche e favorirebbero prevalenti schiarite.
Avrete notato che abbiamo scelto l’utilizzo del condizionale perché a dispetto dei pochi giorni che mancano, la traiettoria del nucleo perturbato potrebbe mutare e conseguentemente causare pesanti modifiche dell’intero scenario.
Ora andiamo a ritroso e cerchiamo di capire come sarà il meteo weekend. In questo caso le certezze non mancano. Ad esempio, venerdì sarà una giornata incerta su gran parte del Centro Nord. Avremo piogge sparse, ma anche dei rovesci. Specialmente su Liguria, Lombardia, Emilia e Venezie. Non solo, gli acquazzoni potrebbero coinvolgere anche la Toscana e l’Umbria. Isolati episodi instabili potranno infine manifestarsi tra Puglia, Basilicata e Sicilia orientale.
Precipitazioni dettate da un primo impulso perturbato, anche se la parte più attiva transiterà probabilmente oltre l’arco alpino. Impulso che sabato ci avrà già lasciato e difatti si avranno condizioni di tempo migliore in tutta Italia. Nelle ore più calde è possibile però che annuvolamenti minacciosi si sviluppino sulla dorsale appenninica, causando qualche breve episodio instabile. Domenica ci saranno un po’ più di nubi, soprattutto al Nord, ma dal punto di vista delle precipitazioni non dovrebbero registrarsi variazioni eclatanti.