Abbiamo dovuto necessariamente attendere luglio per poter stilare un bilancio definitivo, ma già a suo tempo ipotizzammo risultati di questo genere e riassumibili in una sola parola: Africa. Quel che stiamo per mostrarvi certifica, almeno sino a questo punto, la bontà delle previsionali stagionali e in particolare del trend climatico tracciato dagli esperti americani.
Si tratta delle anomalie termiche, registrate quasi a livello del suolo (2 metri d’altezza), del mese di giugno. La sentenza è la seguente: caldo praticamente ovunque, eccezion fatta per la Penisola Scandinava. Il caldo ha picchiato duro sulla Penisola Iberica, Svizzera, Austria e sud Germania, con scostamenti positivi dalla media trentennale di riferimento (1981-2010) anche di 6-7°C. In Italia non s’è scherzato, visto che al Centro Nord si scorgono deviazioni di 4-5°C. Il caldo ha raggiunto anche l’estremo Sud, in particolare bassa Calabria e Sicilia che sino alla precedente analisi risultavano in linea con la media.
Spostandoci a est, direzione Russia, emergono al contrario possenti anomalie termiche di segno opposto e quindi negative. 5-6°C in meno, il che ha favorito anche insolite nevicate in varie località non soltanto siberiane ma anche del comparto europeo. Ora è lecito domandarsi: cosa succederà a luglio?