Siamo davvero sicuri che settembre sia finito? Che sia giunto al capolinea? Che non sia più in grado di offrirci spunti di discussione in ambito meteo?
Noi non siamo così sicuri. Sapete perché? Perché ogni giorni i modelli fisico matematici lasciano intravedere qualcosa di nuovo. L’Alta Pressione sembra destinata a spadroneggiare in lungo e in largo, questo è vero, ma occhio a quel che accadrà tanto a ovest quanto a est. Pur trovandoci nuovamente in presenza di un cosiddetto “blocco a omega”, configurazione barica di cui si è discusso abbondantemente nel bel mezzo dell’Estate, non sembrano esserci i presupposti per la persistenza.
Le insidie maggiori potrebbero arrivare da est. Al di là dell’Adriatico tra non molto comincerà a far freddo. Freddo che andrà accumulandosi e che già a metà della prossima settimana potrebbe lambire le nostre regioni facilitando un calo delle temperature. Ovviamente esaltando le fragilità dell’Alta Pressione su quel lato.
Non solo. Avete presente il Vortice afro mediterraneo? In questo momento sta ancora flagellando la Spagna sudorientale. Giusto per darvi un’idea: localmente sono caduti oltre 450 mm di pioggia in circa 24 ore, stiamo parlando di un accumulo rilevante che ha causato tremende alluvioni lampo.
Ecco, il vortice – dopo aver stazionato a ridosso del Marocco – dovrebbe risalire a nord puntando il Portogallo. Così facendo andrebbe ad aprire una breccia per la circolazione atlantica e seppur non siano previste particolari perturbazioni tale breccia servirebbe a indebolire la struttura anticiclonica anche sul fianco occidentale.
La domanda è la seguente: basterà a far sì che l’Alta Pressione ceda di schianto? La risposta è no, perlomeno non subito. Potrebbe sì cedere, ma pian piano. Tenete presente che in presenza di configurazioni di blocco di questo genere sono molto tediose e per smantellarle ci vuole un bel po’ di energia. Energia che potrebbe arrivare dalle perturbazioni atlantiche qualora si svegliasse il Ciclone d’Islanda, ma non sembra ancora arrivato il momento.
Se cambiamento sarà, entro fine mese, siamo quasi sicuri che potrebbe trattarsi di un cambiamento davvero esplosivo. Perché se è vero che occorrerà tanta energia è altrettanto vero che quell’energia potrebbe scaricarci addosso severo maltempo. Nella speranza, in conclusione, che non intervenga la persistenza.