Piccola premessa: l’analisi modellistica comparata fa emergere concordanze rilevanti. Che significa? Che i più autorevoli modelli matematici di previsione sembrano voler percorrere la via della “terza irruzione artica” in direzione dell’Italia.
La mappa che vi mostriamo è una ECMWF (modello europeo) nella sua versione Lite elaborata dal nostro centro di calcolo. La data di riferimento è quella del 22 novembre prossimo. Ciò che si coglie, facilmente, è il nucleo d’aria fredda – di matrice Artica – che sembra abbia tutta l’intenzione di gettarsi nel cuore del Mediterraneo.
Quel che vediamo è la conclusione di imponenti manovre bariche, peraltro simili alle attuali: un blocco anticiclonico atlantico mastodontico e una vigorosa irruzione d’aria fredda diretta alle medie latitudini. Si verrà a creare un enorme lago depressionario, che farà precipitare una larga fetta dell’Europa nel pieno inverno ed è probabile che successivamente raggiunga – con toni meno marcati – anche il nostro Paese.
Andando a scorrere la sequenza modellistica, focalizzando l’attenzione sulla mappa successiva (quella del 23 novembre), sarebbe possibile osservare l’impatto del nucleo artico sull’Italia. Significa che arriverà il freddo, coadiuvato da un’ondata di maltempo abbastanza vivace e con precipitazioni che assumerebbero – per la prima volta in stagione – consistenza nevosa alle basse quote anche del Centro Sud.