Le proiezioni per il 30 dicembre (domani), ed in parte per il 31, rientrano, in quella fascia di previsione definita nowcasting, dove il breve spazio temporale entro cui sono attese determinate condizioni meteo, ci consente di avere previsioni meteo concretamente più affidabili.
Eppure, di fronte ad un elevato livello di affidabilità, avviene un fatto abbastanza inedito che necessita di conferme, già perché i LAM (modelli matematici ad alta risoluzione) vedono il freddo del Sud Italia più attenuato dei Global Model, ovvero i modelli matematici master fonte dei loro dati.
Ciò genera confusione da parte di tutti i previsori, che si trovano di fronte ad un possibile, anzi, altamente probabile evento meteorologico inedito per gli ultimi decenni.
Abbiamo parlato che arriverà il Burian, ed è vero, anche se la sua influenza sarà meno invadente rispetto alle precedenti proiezioni dei modelli matematici.
Il Burian porterà aria fredda continentale, la quale a differenza del freddo che viene dall’Artico, presenta un minor gradiente termico verticale, tanto che la previsione dell’altezza dello Zero Termico in libera atmosfera della serata di Capodanno, la si vede raramente così diffusa in tutta Italia.
Avremo uno Zero Termico diffuso a quote sotto i 400 metri dalle Alpi alla Sicilia, e laddove ci saranno precipitazioni potranno essere a carattere nevoso sino al livello del mare.
Le precipitazioni interesseranno le aree italiane dal clima più mite, in particolare l’estremo Sud Italia e le Isole Maggiori.
Si sta realizzando un rarissimo evento meteorologico che potrebbe portare la neve sino nelle coste della Sicilia e della Calabria, dove la neve è una meteora che si vede una volta ogni 20-30 anni.
La neve potrebbe visitare anche le coste tirreniche della Sardegna, così come tutta la costa dell’Adriatico (dalle Marche verso sud).