Da più di una settimana l’Atlantico è sede di un imponente muro Anticiclonico. Lo sbarramento ha impedito alle perturbazioni di percorrere la canonica direzione ovest/est e di contro ha causato la discesa di una porzione del Vortice Polare su gran parte dell’Europa. Novembre si è chiuso all’insegna del gelo, l’Inverno è cominciato come quasi fossimo a Gennaio. La neve è caduta abbondante ed è riuscita a raggiungere il Nord Italia rendendo natalizi i paesaggi in diverse occasioni.
L’Italia ha registrato effetti diversi: da un lato il Settentrione, interessato da temperature abbondantemente al di sotto della norma. Dall’altro il Centro Sud, che invece è stato oggetto di un clima relativamente più mite e soltanto negli ultimi giorni ha registrato una drastica diminuzione delle temperature.
Ora la situazione sta per mutare. Probabilmente si tratterà di un cambiamento temporaneo e dopo qualche giorno lascerà strada ad un’altra possente irruzione Artica. Ma anche se risulterà temporaneo, sarà comunque notevole. Lo sbarramento anticiclonico atlantico sta subendo un indebolimento alla base e la causa è imputabile ad un’ampia depressione staccatasi dal ramo Canadese del Vortice Polare. Depressione che è riuscita ad aprire un varco verso l’Europa occidentale e a catalizzare parte dell’aria fredda ancora presente.
La presenza di un’area ciclonica in quelle porzioni dell’Oceano fa sì che dall’Africa si inneschi un’azione dinamica di tipo stabilizzante. Il promontorio anticiclonico proverà a spingersi nel Mediterraneo ed anche se parzialmente riuscirà nell’intento. Coprirà soprattutto le regioni Meridionali e la Sicilia, ove il tempo sarà buono e particolarmente mite almeno sino all’Immacolata. La colonnina di mercurio salirà vertiginosamente e potrebbe attestarsi su valori prossimi ai 25 gradi. Valori piuttosto miti coinvolgeranno anche i versanti Adriatici e la Sardegna.
Sul Nord Italia, raggiunto tra l’altro non da velature ma da nubi ben più consistenti, il clima sarà un po’ meno mite. E’ bene però sottolineare che rispetto ai valori attuali si avrà uno scarto termico anche di 10-12 gradi! Ovvio che le precipitazioni, perché transiteranno diversi impulsi d’aria instabile, risulteranno nevose soltanto sulle Alpi. Tra l’altro quasi esclusivamente in quota.
Come detto in apertura, però, il cambio circolatorio sarebbe di breve durata e fin dalla giornata di giovedì si percepirebbero i segnali di un nuovo cambiamento. Masse d’aria molto fredda provenienti dall’Artico comincerebbero ad addossarsi alle Alpi e nei giorni successivi accompagnerebbero la discesa di un nucleo gelido verso i Balcani. Il clima diverrebbe invernale in tutta Italia e nelle regioni del versante Adriatico potrebbe fioccare sino a bassa quota.
Evoluzione da seguire attentamente, perché potrebbe condurci verso un più intenso raffreddamento durante la settimana Natalizia.