Freddo veramente intenso in Europa orientale giovedì 3 ottobre. In montagna, nei Carpazi come nei Tatra, ma anche sui più meridionali rilievi bulgari, le temperature sono scese anche sotto i -10°C, con -14,1°C all’Omu (Romania, m 2500), -13,3°C al Lomnicky Stit (Slovacchia, m 2633), -13,0°C al Mussala (Bulgaria, 2925), -11,2°C a Cherni Vrah (Bulgaria, m 2286), -10,8°C al Kasprovy Wierch (Polonia, m 1991), -10,5°C a Chopok (Slovacchia, m 2005), -9,9°C a Ceahlau Toaca (Romania, m 1897), -6,6°C a Strbske Pleso (Slovacchia, m 1355), -6,4°C al Kopaonik (Serbia, m 1711), -6,3°C alla Bjelasnica (Bosnia, m 2070).
Il gelo sta picchiando duro nell’est europeo anche a bassa quota, gelate precoci e localmente intense hanno per esempio interessato giovedì le pianure polacche, con -4,6°C a Torun, -4,4°C a Jelenia Gora, -3,9°C a Lublino, -3,0°C a Katowice e Lodz, -2,8°C a Pila. In Slovacchia, tra le molte minime negative, segnaliamo -3,2°C a Piestany, -2,6°C a Nitra, -2,3°C a Zilina.
Gelo precoce giovedì anche in Ungheria, con -4,3°C a Szecseny, -2,7°C a Kekesteto, -2,3°C a Paks, -2,0°C a Gyor, -0,8°C a Szombately. Solo 2,5°C la minima all’aeroporto Lorinc di Budapest. Le medie delle minime di ottobre di Gyor e Budapest sono 5,9° e 6,7°C.
Freddo insolito anche in Germania, ma non dappertutto. La nazione tedesca si è trovata infatti divisa, giovedì 3 ottobre, tra due masse d’aria molto diverse. La parte orientale del paese e la Baviera sono state coinvolte nella circolazione invernale dell’Europa orientale, con minime sottozero localmente anche in pianura, mentre a ovest aria molto più mite ha spinto i termometri localmente oltre i 20°C nei valori massimi. Fra le gelate, oltre ai -6,8°C della Zugspitze (m 2962) spiccano i -2,6°C di Fritzlar, i -2,0°C di Bamberg, i -1,3°C di Gera, i -1,2°C di Regensburg, i -0,9°C di Norimberga e i -0,6°C di Lipsia. Si tratta di valori 4°/6°C più bassi rispetto alle medie delle minime di ottobre.