Lo si notava già stamani osservando il minimo in quota che risultava nettamente visibile dall’immagine satellitare.
Invece di trovarsi in Germania, tale minimo si presentava sulla Francia, promettendo un’entrata dell’aria fredda dalla Valle del Rodano sui mari occidentali italiani.
Ed anche il run ore 12 di oggi del modello DWD, ci mostra un sensibile spostamento verso ovest delle configurazioni bariche, rispetto alle posizioni indicate 24 ore prima.
Ma questo riflette l’estrema difficoltà dei vari modelli matematici nel riuscire a ben inquadrare una situazione nella quale aria freddissima in quota scavalca con facilità le Alpi tuffandosi in un mare caldo come il nostro.
Comunque, DWD ha avuto il merito di visualizzare lo sviluppo di una profonda depressione mediterranea quale risposta del caldo Mediterraneo nei confronti di un’irruzione fredda di questa portata.
E, quindi, il run ore 12 ci propone lo sviluppo, nel corso della mattinata di domani, di una profonda depressione centrata sulla Sardegna, parecchio più ad ovest di quanto previsto ieri sera.
Alle ore 12 di domani, questo minimo, sia al suolo che in quota, sarà situato anch’esso sulla Sardegna, che, inevitabilmente, sarà coinvolta in una bella ondata di maltempo, mentre venti sud occidentali colpiranno il Centro Sud, apportandovi, anche qui, maltempo, ma con limite neve più alto di quanto previsto ieri sera, in quanto le isoterme saranno leggermente più elevate (maggiori di -5°C ad 850 hPa).
Il culmine dello sviluppo depressionario avverrà domani alle ore 18 UTC (ore 19 italiane), quando la depressione avrà raggiunto un valore di 995 hPa sulla Sardegna, provocando fortissimi venti da nord est al suolo su gran parte del Centro Nord, a causa del forte divario barico in atto (isobara di 1015 hPa sulla Svizzera).
Così sarà forte anche l’afflusso di aria fredda dai Balcani, con isoterme di -10°C ad 850 hPa che si porteranno fino all’Appennino Settentrionale.
Il fenomeno che quindi colpirà maggiormente la nostra Penisola, assieme al maltempo (che non interesserà il Nord), sembra essere proprio il freddo, che sarà accentuato dall’effetto “wind chill” dovuto al vento fortissimo.
Il minimo al suolo dovrebbe successivamente traslare dalla Sardegna in direzione del nostro meridione, favorendo la costante presenza di venti freddi da nord est che continueranno a portare aria fredda sulla nostra Penisola, e la persistenza del maltempo sulle regioni centro meridionali.
Un minimo di 980 hPa dovrebbe situarsi, infatti, sul Golfo di Napoli, alle ore 12 UTC di mercoledì prossimo, mentre in quota la depressione dovrebbe stabilirsi sull’Italia centrale.
Meglio però non andare troppo in avanti nell’esame del modello, che tende a mutare rapidamente le proprie indicazioni di run in run, per la potenza dell’irruzione fredda in quota le cui conseguenze sui nostri caldi mari non sono ancora “lette” con chiarezza dagli elaboratori matematici.