Siamo giunti alla fine di questa briosa settimana. Bel tempo, nubi e piogge hanno diversificato la monotonia giornaliera portando quella sana imprevedibilità che la meteorologia sa dare. Il diffuso bel tempo presente in Italia fa da contrasto a due lunghi e minacciosi serpentoni freddi provenienti dal nord Europa.
In Europa
Osservando la puntuale immagine satellitare mattutina si può chiaramente notare due ben distinte strutture fredde che controllano indisturbate i cieli nord europei.
La prima è imperiosa sui cieli islandesi. L’estensione del corpo freddo, frutto dell’azione cospicua della corrente artica marittima, è enorme e chiaramente visibile, riuscendo a protrarsi in direzione sud-ovest lungo tutto l’Oceano Atlantico (europeo) e proseguendo fino al largo delle coste marocchine.
La seconda, invece, trova nella falla barica lettone il punto da cui sviluppare la grossa occlusione che sta invadendo i Paesi Baltici e la Polonia. L’allungamento sud-ovest del fronte freddo arriva fino ad occupare i cieli tedeschi affacciandosi prepotentemente sui territori francesi. Queste erano zone che ieri mostravano una lieve protezione anticiclonica in quota. L’anticiclone russo che cerca, a fatica, di estendersi fino alle coste dalmate convoglia questa corrente artica continentale verso le nostre Regioni, ingrandendo i contrasti termici.
Ben visibile, inoltre, è una vasta area ciclonica temporalesca localizzata sulla Murcia che sta estendendo la sua influenza sulle Isole Baleari e sulle coste nord-africane (in nottata sono caduti 93 mm di pioggia su Valencia).
In Italia
A nord si mostra un cielo sereno e poco nuvoloso occupato solo da nubi alte e sottili che fanno da sfondo ai locali banchi di nebbia delle zone pianeggianti formatesi a seguito dei notevoli sbalzi temici.
Al centro la nuvolosità irregolare delle zone adriatiche è figlia dell’instabilità balcanica ormai impiantata in quell’area da diversi giorni. Si possono notare passaggi nuvolosi alti e stratiformi sulle altre Regioni. Queste nubi, occupando regioni molto elevate dell’atmosfera (tra 6.000 ed i 14.000 m), sono le più fredde e sono caratterizzare dal prefisso “cirro-” (cirri, cirrocumuli e cirrostrati).
A sud il cielo è molto nuvoloso con precipitazioni sparse temporalesche su Calabria e Sicilia.