I ricercatori della città di Princeton, nello stato americano del New Jersey, in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications hanno calcolato quante persone potrebbero essere colpite dall’innalzamento del livello del mare. Lo studio ha previsto la realizzazione di una mappa interattiva a cui tutti possono avere accesso per verificare facilmente quali sono le aree più a rischio.
Il livello medio del mare nel 20° secolo è aumentato in tutto il mondo a causa del riscaldamento globale, stiamo parlando in un innalzamento stimato tra 11 e 16 centimetri. Secondo lo studio in oggetto, il tasso di innalzamento è destinato ad accelerare entro la fine del 21° secolo ma molto dipenderà dalle azioni che l’uomo metterà in campo per affrontare i cambiamenti climatici e le emissioni di carbonio.
Ciò che preoccupare è che anche se le emissioni di carbonio dovessero essere immediatamente ridotte, entro la fine di questo secolo i livelli delle acque crescerebbero ugualmente fino a toccare punte di mezzo metro. D’altra parte, se gli scenari meno ottimistici sulle emissioni di biossido di carbonio trovassero riscontro nella realtà dei fatti, entro il 2010 il livello del mare potrebbe aumentare di ben due metri.
L’innalzamento del livello del mare sta già minacciando la vita di circa 110 milioni di persone. I calcoli mostrano che, anche con il miglior scenario nelle emissioni di gas serra, entro la fine del secolo i livelli del mare aumenteranno così tanto che altri 80 milioni di persone che ora vivono in zone a rischio dovrebbero abbandonare le proprie abitazioni. Se le peggiori proiezioni dovessero avverarsi, le inondazioni metteranno in pericolo un’area del pianeta abitata da 630 milioni di persone.
“Questi risultati mostrano il potenziale dei cambiamenti climatici nel trasformare coste, città, economie e intere regioni”, ha dichiarato il dott. Scott Kulp, ricercatore di Climate Central e capo del team di studiosi.
La situazione più difficile sarà in Cina, Bangladesh, India, Vietnam, Indonesia e Tailandia.