Il fronte d’avanzata dell’irruzione artica sta iniziando ad entrare prepotentemente in azione sulle aree più settentrionali dell’Europa, in particolare sulla Penisola Scandinava. La Norvegia è la prima ad essere raggiunta dall’avanguardia dell’aria man mano più fredda (si evince dalle osservazioni satellitari per la nuvolosità frammentata e tondeggiante), con rovesci e locali nevicate fino al piano che interessano anche la Lapponia, dove in nottata il termometro è precipitato fino a punte di -10/-12°C. Nella mappa sotto vediamo il progredire dell’aria fredda ad alte latitudini, attraverso le termiche all’altezza di 850 hPa (circa 1500 metri d’altezza, fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo)
Ulteriori apporti d’aria ancor più gelida di matrice artico-marittima stanno scendendo direttamente dal Polo Nord e daranno manforte alla progressione verso sud dell’aria artica, che avrà così modo di accelerare e penetrare in men che non si dica sulle zone centrali dell’Europa, dove il crollo delle temperature sarà repentino anche di 18-20 gradi, se si considera che attualmente permane una bolla calda in quota per l’insistenza di un’alta pressione che porta tempo stabile, pur con nebbie nei bassi strati. Come ormai è noto, tra sabato e domenica parte dell’aria molto fredda penetrerà anche su parte dell’Italia, portando il primo assaggio d’inverno della stagione.