Leggendo le varie proiezioni meteo climatiche stagionali si faceva riferimento alla normalità. Si potrebbero citare le autorevoli proiezioni americane, le quali erano orientate verso un’Estate mediterranea assolutamente normale. Se ne potrebbero citare anche altre, tutte nella stessa direzione.
Giuste o sbagliate? Bella domanda. La risposta, oggi, non c’è e non ci potrà essere sino a fine stagione. A settembre, meglio a ottobre, dati alla mano si potranno tirare le somme. A quel punto sapremo chi aveva ragione e chi invece sbagliava. Chiaramente non si accuserà nessuno, sappiamo fin troppo bene quanto sia complesso stilare i trend stagionali. Lo è per i modelli fisico matematici fugoriamoci per noi.
Questa è una premessa doverosa, vorremo evitare incomprensioni su quanto stiamo per scrivere. Normalità, un concetto troppo vago e soprattutto che andrebbe rivisto. Diciamo che quando ci si riferisce alla normalità si fa riferimento alle medie. Se ci si discosta dalle medie si parla di anormalità, e viceversa. Possiamo aggiungere un altro elemento di riflessione, ovvero che quando si parla di normalità climatica si fa il paragone con serie cosiddette climatiche trentennali. L’ultima disponibile, ad esempio per le temperature, è la serie 1981-2010.
Questo periodo è sicuramente più affidabile del precedente in quanto comprende 10 anni del nuovo millennio. Sappiamo bene quanto il tempo sia cambiato da inizio 2000 in poi. Forse è cambiato già da prima, dagli anni ’90, ma di certo dal 2003 in poi qualcosa si è rotto.
Direte voi, che c’entra tutto ciò con le proiezioni stagionali? C’entra eccome! Negli ultimi giorni abbiamo letto qua e là lamentele su previsioni stagionali sballate. Primo, come si fa a dire fin da oggi che sono sballate? Secondo, avete capito cosa significa normalità? Se per normalità intendiamo l’andamento degli ultimi 19 anni possiamo tranquillamente affermare che quel poco d’Estate che abbiamo finora vissuto è assolutamente normale.
Normale perché l’Anticiclone africano è diventato parte integrante delle nostre estati. Non c’è più l’Alta delle Azzorre, o meglio, non viene più a trovarci. Chiaramente l’Alta africana porta con sé le anomalie termiche che ben conosciamo, ecco perché possiamo tranquillamente parlare di normalità. Dimentichiamoci il passato, scordiamoci delle serie climatiche di 30 anni fa, quel tempo atmosferico non esiste più e dobbiamo farcene una ragione.
Quindi sì, se ci chiedete dov’è finita la normalità meteo stagionale vi diciamo che è qui, in Italia. E’ questa la normalità del nuovo millennio.