Instabilità tipicamente primaverile:
l’Alta Pressione sta mostrando qualche piccola falla ad occidente, ove va ad inserirsi una massa d’aria umida e instabile Atlantica. E’ quel che resta della “goccia fredda” iberica che ha causato una pesante ondata di maltempo su varie regioni Spagnole. Da noi giungerà smorzata, ma andando a scorrere sull’aria estremamente mite preesistente creerà le condizioni ideali per la genesi di nubi temporalesche.
Temperature in calo:
gli esordi settimanali saranno caratterizzati da un significativo cambio circolatorio. La goccia fredda, dopo averci attraversato, si dirigerà verso est ed aprirà le porte ad una ventilazione relativamente sostenuta di tipo orientale o settentrionale. E’ bene rammentare che sull’Europa dell’est insistono masse d’aria molte fredde, capaci di recare condizioni climatiche prettamente invernale. In Italia non giungerà certo il freddo, piuttosto del fresco i cui effetti verranno acuiti dal vento. Le temperature caleranno, portandosi verso valori più consoni al periodo. La diminuzione, considerando la traiettoria d’ingresso, coinvolgerà maggiore le regioni Adriatiche e Meridionali.
Segni di stanchezza Anticiclonica?:
Se dovessimo limitarci ad osservare le proiezioni modellistiche a medio termine, la si potrebbe considerare una ridistribuzione dei massimi anticiclonici. La parte strutturale più consistente si trasferirà al di là delle Alpi e sarà il nuovo posizionamento che implementerà i freschi venti Balcanici. Ma se andassimo ad osservare le linee evolutive della prima settimana d’Aprile, la si potrebbe definire una vera e propria “crisi” altopressoria. Semplici elucubrazioni o c’è qualcosa di più concreto? Scopriamolo insieme.
Si rivede l’Atlantico:
al momento assistiamo a costanti affondi ciclonici, ad opera del ramo canadese del Vortice Polare, sull’Atlantico centro occidentale. Condizione necessaria affinché l’Alta delle Azzorre possa ergersi come un pavone su parte dell’Europa e nel Mediterraneo. Quel che emerge dagli ultimi aggiornamenti è una graduale dislocazione dei minimi ciclonici, coincidente con il naturale decadimento del Vortice Polare. Potrebbe realizzarsi, in tal modo, il tanto atteso cambio circolatorio, che vedrebbe le perturbazioni Atlantiche scivolare verso le Alpi e l’Alta Pressione costretta a rintanarsi nelle lande d’appartenenza.
Aprile cambierà marcia?:
e’ quel che si spera. Da tempo andiamo dicendo che la Nina, a nostro avviso il fenomeno che più ha inciso sull’anomalia barica a livello Europeo, è prevista in fase di indebolimento e i primi effetti potrebbero aversi, appunto, nel mese d’Aprile. Accadrà fin dalla settimana Pasquale? Vedremo.
Focus: evoluzione sino al 05 aprile 2012
Il weekend sarà condizionato da una crescente instabilità diurna, che vedrà affermarsi acquazzoni e qualche temporale tra zone interne e di montagna. Non si escludono, tuttavia, sconfinamenti verso pianure e coste adiacenti. Le regioni che maggiormente soffriranno saranno quelle del Centro Sud e Insulari, con iniziale coinvolgimento del Nordest. Ad inizio settimana giungerà dell’aria fresca in seno ad una ventilazione relativamente sostenuta dai quadranti orientali o settentrionali. Le temperature caleranno, portandosi come detto verso valori più consoni al periodo.
Un miglioramento non tarderà ad affermarsi, le correnti che giungeranno da est saranno secche e spazzeranno via le nubi. Gradualmente andrà consolidandosi l’Alta Pressione, con conseguente sensibile rialzo termico. Un’Anticiclone che potrebbe essere messo sotto attacco sia dalle correnti fredde orientali, sia da quelle più umide e instabili di origine Atlantica. Nei primi giorni d’Aprile potrebbe aprirsi, parzialmente, la porta Atlantica con passaggio di alcuni fronti perturbati più incisivi al Centro Nord.
Evoluzione sino al 10 aprile 2012
Il periodo Pasquale potrebbe essere condizionato da una spiccata variabilità, senza escludere ulteriori coinvolgimenti peninsulari ad opera delle perturbazioni Atlantiche.
In conclusione.
Si intravede un po’ di luce in fondo al tunnel. Che sia la solita illusione modellistica è improbabile, perché i segnali nel senso di un cambio circolatorio ai primi di Aprile si intravedono da tempo.