Previsione valida per il periodo 27 febbraio/02 marzo (affidabilità alta 70%)
Configurazione barica generale: un flusso umido oceanico interesserà parzialmente le nostre regioni, frutto del complesso sistema depressionario posizionato tra isole britanniche e penisola scandinava. Nel week end attesa la rimonta di un nucleo stabilizzazione subtropicale.
Stato del cielo: il cielo si presenterà parzialmente nuvoloso su tutte le regioni, a tratti irregolarmente nuvoloso in modo particolare su regioni centro settentrionali. Tra sabato e domenica netta attenuazione della copertura nuvolosa e prevalenza di cielo sereno.
Avremo precipitazioni?: pochi i fenomeni previsti, potrebbero esservi locali piovaschi e qualche debole nevicata alpina tra regioni medio alto tirreniche, nord e rilievi alpini.
Andamento termico: le temperature seguiteranno a mantenersi appena al di sopra delle medie, con prospettive di un sensibile aumento tra sabato e domenica, quando non si esclude che le massime possano localmente raggiungere e varcare i 20 gradi.
Linee di tendenza per il periodo compreso tra il giorno 03 febbraio e il 06 marzo (affidabilità media 50%)
Configurazione barica generale: l’alta pressione delle Azzorre, in Oceano, tenderà ad ergersi a blocco delle correnti oceaniche, in proiezione meridiana verso isole britanniche ed Islanda. Un’ondulazione ciclonica artico-marittima, di origine scandinava, si dirigerà verso Europa centrale e bacino del Mediterraneo.
Stato del cielo: inizialmente persisteranno condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Graduale, possibile, incremento della copertura nuvolosa attorno al 5-6 del mese, ad iniziare dalle regioni settentrionali in estensione al resto della penisola.
Possibili precipitazioni: clima secco per i primi 4 giorni del mese di marzo, seguirebbe un graduale peggioramento con primi fenomeni sulle regioni settentrionali, in progressione al centro sud.
Profilo termico: le temperature, inizialmente sopra media, potranno registrare un progressivo quanto marcato calo, opera dell’ingresso di correnti più fredde settentrionali.
Extreme forecaste, uno sguardo dal 06 al 09 marzo (affidabilità bassa 30%)
Disposizione barica continentale: permarrebbe un sistema depressionario sui settori settentrionali del continente, con l’ampia ondulazione ciclonica artico-marittima in graduale spostamento verso est.
Risvolti configurativi sull’Italia: l’alta delle Azzorre potrebbe estendere un ramo stabilizzante in direzione del Mediterraneo occidentale, favorendo così un graduale miglioramento delle condizioni meteo.
Stato del cielo: inizialmente si avrebbero condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso un po’ su tutte le regioni, nuvoloso o molto nuvoloso sui versanti orientali peninsulari. Seguirebbe un’attenuazione della copertura ad iniziare dai settori tirrenici del paese.
Possibili precipitazioni: le iniziali precipitazioni, con interessamento specialmente del sud e del versante Adriatico, cesserebbero progressivamente sotto la spinta dell’alta pressione oceanica.
Le temperature: il profilo termico potrebbe permanere al di sotto delle medie stagionali per persiste di tese correnti settentrionali.
L’analisi del diagramma termico, appartenente alla capitale, mette in luce tutti gli aspetti configurativi finora analizzati. Tuttavia riteniamo utile mostrarvi l’andamento termico-barico alla quota di 500 hPa, per meglio apprezzare le diverse sfaccettature previsionali.
Sino al 4 marzo notiamo alti valori di geopotenziale, coadiuvate da un andamento termico lineare al di sopra delle medi stagionali. Avremo dapprima una mite influenza oceanica, segue una rimonta subtropicale che porterà condizioni decisamente primaverili nel corso del week end.
Dal 5 in poi è visibile un netto ridimensionamento sia a livello barico che a livello termico. Caleranno i valori di pressione e con esseri le temperatura, specie in quota. Sappiamo infatti che in occasione di ingressi artici-marittimi gli effetti sono visibili soprattutto alle alte quote. L’aria fredda ha la possibilità di riversarsi al suolo con fenomeni di una certa intensità, che potrebbero verificarsi in alcune aree peninsulari. E’ per questo che anche i valori termici ad 850 hPa subiranno, probabilmente, un calo particolarmente deciso.