Il ritorno dell’Alta Pressione:
la perturbazione che ha interessato le regioni Meridionali sta allentando la presa. La graduale espansione dell’Alta Pressione spegnerà gli ultimi focolai temporaleschi e il weekend si preannuncia stabile e soleggiato su molte zone del Paese. La struttura Anticiclonica è costituita in parte dalla struttura Continentale che da circa un mese vaga per l’Europa e in parte da una propaggine dell’Alta delle Azzorre.
I pro e i contro:
a trarre i maggiori benefici del consolidamento anticiclonico saranno le zone peninsulari e insulari sconvolte dalle piogge furiose degli ultimi giorni. Al Nord, invece, la stasi atmosferica provocherà l’infittimento delle nebbie. Nebbie che interesseranno gran parte della Val Padana, le coste marchigiani e le vallate appenniniche centro settentrionali. L’immobilità dell’aria non farà altro che implementare la crescita degli inquinanti atmosferica, che sfonderanno i livelli di guardia.
Le sorprese:
fino a qualche giorno fa avevamo il timore che il dominio anticiclonico potesse protrarsi per un lungo periodo. Nelle ultime 48 ore, invece, abbiamo assistito ad un allineamento dei più autorevoli Modelli ed ora considerano l’imminente miglioramento una semplice tregua. Le prime insidie riguarderanno le Isole, condizionate da un’ampia struttura perturbata nord Africana. Poi toccherà alle altre regioni, che risentiranno di un’azione ciclonica nord atlantica.
Il Vortice Polare:
nel precedente editoriale lo indicammo come l’unica via d’uscita plausibile. Alla luce degli ultimi aggiornamenti tal tesi si consolida ulteriormente. L’accelerazione del Vortice Polare sfocerà in un’imponente saccatura Artica sull’Europa centro occidentale. L’isolamento di un minimo ciclonico ad ovest dell’Italia dovrebbe implementare un peggioramento sin da metà della prossima settimana.
Prime manovre invernali:
sicuramente non è quanto si aspetterebbero gli accaniti sostenitori del freddo e della neve, ma perlomeno servirà a porre fine – almeno per il momento – alla tediosa stasi anticiclonica. Tornerà la neve sui rilievi, prima sulle Alpi e poi sugli Appennini. Considerano che il ponte dell’Immacolata incombe, è sicuramente una buona notizia per gli operatori del settore. Per il freddo e la neve alle basse quote c’è tempo, non scordiamoci che dal punto di vista astronomico l’Inverno comincerà a ridosso delle festività Natalizie.
Focus: evoluzione sino al 08 dicembre 2011
Nel weekend si consoliderà una struttura anticiclonica che garantirà condizioni di bel tempo su gran parte d’Italia. Sappiamo però che Alta Pressione non sempre è sinonimo di bel tempo. Al Nord, in pianura, le nebbie saranno così fitte che anche durante il giorno si avranno cieli grigi ed elevati tassi di umidità relativa. Gli esordi settimanali, invece, vedranno un nuovo peggioramento approssimarsi alle Isole. Venti di Scirocc, gradualmente, riporteranno le piogge prime in Sardegna e poi sulla Sicilia, mentre dei piovaschi potrebbero estendersi verso Toscana, Liguria e basso Piemonte.
La prima settimana di Dicembre dovrebbe essere caratterizzata dal consolidamento di un’ampia saccatura Artica sull’Europa centro occidentale. L’isolamento di una struttura ciclonica potrebbe determinare un’ondata di maltempo su gran parte della Penisola. Le temperature, man mano che la depressione evolverà verso est, dovrebbero calare così da favorire il ritorno della neve sui rilievi alpini e appenninici.
Evoluzione sino al 13 dicembre 2011
L’azione Artica potrebbe insistere anche dopo l’Immacolata, pur con toni decisamente smorzati alle nostre latitudini. Al momento, comunque, sembra scongiurata un lungo periodo anticiclonico.
In conclusione.
La staticità dell’ultimo mese sembra destinata a tramutarsi in dinamicità atmosferica indotta dall’accelerazione del Vortice Polare. Sintomo dell’Inverno incipiente? Vedremo.