ROVENTE ANTICICLONE – E’ il protagonista assoluto di questo mese di luglio in Europa: stiamo parlando dell’anticiclone nord-africano, che probabilmente non vedevamo su queste performances addirittura dall’estate 2003. Ciò che preoccupa è soprattutto la persistenza con cui si vengono a realizzare certe configurazioni: così, dopo la prima decade che ha visto l’alito sahariano arroventare gran parte del Continente, adesso ci aspetta una nuova feroce ondata di caldo ancora ad opera di un anticiclone africano più in forma che mai. Il ridimensionamento degli ultimi giorni è stato ben poca cosa, in quanto l’anticiclone è rimasto protagonisti sebbene i bollori africani si fossero ritirati più a sud. Ora nuovi apporti d’aria sahariana hanno già raggiunto la Spagna, con nuove punte oltre i 40 gradi: anche la capitale Madrid ha sfiorato i 40 gradi.
CALDO MENO INTENSO SULL’ITALIA – L’osservazione dell’immagine satellitare ha permesso si apprezzare come il nostro Paese si trovi un po’ ai limiti del dominio anticiclonico sub-tropicale, lambita da qualche sbuffo d’aria fresca collegato alla circolazione perturbata protesa dal Mare del Nord fin su parte dei Balcani. Si sono quindi avuti passaggi nuvolosi di poco conto in termini di velature e stratificazioni medio-alte, ma poi soprattutto nelle ore pomeridiane l’instabilità ha avuto modo d’innescarsi su alcune zone montuose della dorsale centro-meridionale appenninica, con associati acquazzoni per effetto del contrasto tra l’aria fresca in quota ed il forte riscaldamento dei bassi strati. Nonostante l’anticiclone africano sia sbilanciato verso ovest, le temperature diurne sul nostro Paese hanno raggiunto in diverse località punte fino a 35/36 gradi.
VERSO NUOVO ASSEDIO AFRICANO – Il caldo attuale è ben poca cosa rispetto a quello che vedremo da metà settimana in poi, quando la bolla africana tornerà a stabilirsi e a mettere radici sul cuore del Mediterraneo e quindi sull’Italia. ]url=https://www.meteogiornale.it/notizia/39217-1-week-end-di-caldo-atroce-i-giorni-piu-roventi-estate]Cliccando qui possiamo vedere i dettagli[/url] del “forno” in cui finiremo sul finire della settimana.